Formalizzata con l’invio delle comunicazioni all’Ufficio di Presidenza del Consiglio la lista dei capigruppo d’Aula. Ecco il dettaglio: Forza Italia, tre consiglieri (Saraò capogruppo, Capone vice),  Lega, due consiglieri (Maisano capogruppo, Andaloro vice), “Fare Milazzo” sempre due (Ficarra, capogruppo con Sgrò vice), “Italiano per Milazzo”, tre consiglieri  (Lorenzo Italiano con Pippo Crisafulli vice); “Diventerà Bellissima”, quattro consiglieri (Maria Magliarditi con vice Alessia Pellegrino); Fratelli d’Italia, due consiglieri  (Nino Italiano con Franco Russo vice), “Innamorato della mia città”, due consiglieri (Bagli con Bambaci vice), “Milazzo 2020, tre  consiglieri (Rizzo con Russo vice).

Gli altri tre sono Valentina Cocuzza, Pippo Doddo e Antonio Foti, che rappresentano la loro lista. Prossimo passaggio sarà adesso la composizione delle tre Commissioni consiliari e la successiva prima convocazione per eleggere i presidenti. Costituita invece la Commissione elettorale, altro adempimento in carico al Consiglio comunale: essa risulta composta dai consiglieri Marilena Sottile, Rosario Piraino e Antonino Amato, con Danilo Ficarra, Fabiana Bambaci e Giuseppe Crisafulli supplenti. Soddisfatto il Presidente del civico consesso Alessandro Oliva.

“Mi auguro che il produttivo inizio dei lavori del civico consesso possa essere una costante. – ha evidenziato – Ho già detto che non voglio essere un presidente “super partes”, ma “oltre le parti”, perché continuo a rimanere un consigliere come gli altri 23 e non sono “superiore”.  C’è parecchio da lavorare e per questo dobbiamo farlo con impegno e professionalità, perché i cittadini si attendono tante risposte sia dagli amministratori che da noi consiglieri”.

Conclusi i lavori del Consiglio comunale con la definizione di tutti i punti iscritti all’ordine del giorno, fatta eccezione per un debito fuori bilancio, che dovrà essere iscritto in un nuovo documento contabile. Dopo aver dato il via libera alla Centrale di Committenza, le forze politiche hanno approvato anche il regolamento Ta.Ri. col relativo piano tariffario. L’opposizione ha evitato di presentare emendamenti per consentire il rispetto del termine di scadenza.