Dopo che domenica è scaduto l'ultimo termine utile per Sky per pagare l'ultima rata dei diritti tv per la stagione 2019-2020, da oggi esisteva la possibilità concreta che in Italia non avremmo potuto vedere gran parte delle prossime partite di Serie A.

Oggi i 20 club di A si sono riuniti in video conferenza ma, per fortuna dei tifosi, non hanno deciso di staccare la spina a Sky.

Le Società, all'unanimità, hanno dato mandato al Prof. Vaccarella - comunica la Lega in una nota - di reiterare a Sky l'intimazione al pagamento della rata scaduta a maggio in considerazione del decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Milano. I Club comunque, a tutela e nel pieno rispetto dei propri tifosi, degli sponsor e di tutti gli stakeholders, hanno deciso di non sospendere l'esecuzione del contratto di licenza dei diritti audiovisivi nonostante il mancato versamento, da parte di Sky, dell'ultima rata del corrispettivo dovuto. 

Il Tribunale Civile di Milano, lo scorso lunedì aveva accolto il ricorso della Lega ed emesso un decreto ingiuntivo nei confronti di Sky, che dà a Sky 40 giorni di tempo per provvedere al pagamento o, al contrario, opporsi e iniziare una causa legale con la Lega stessa. 

Nel comunicato, le squadre della Serie A hanno parlato anche di altri temi: i diritti televisivi per il triennio 2021-2024 e la necessità di un'almeno parziale riapertura degli stadi al pubblico. 

A tal proposito - dice la nota - è in fase di finalizzazione un articolato protocollo che sarà inviato nelle prossime ore al Presidente della Figc Gabriele Gravina affinchè possa utilizzarlo nelle interlocuzioni con le istituzioni governative competenti. La Lega Serie A, già nelle ultime gare di questa stagione, auspica che venga consentita a ciascuna Società, secondo le specificità di ogni realtà e impianto, la possibilità di riaprire i propri stadi ad un numero limitato di tifosi.