Annamaria Franzoni è una donna libera. Condannata nel 2008 a 16 anni per l'omicidio del figlio Samuele di tre anni - fatto avvenuto a Cogne il 30 gennaio 2002 - nelle scorse settimane, come ha fatto sapere l'Agenzia Ansa, è stata informata dal Tribunale di sorveglianza di Bologna che la sua pena è stata espiata, in anticipo rispetto a quanto previsto grazie all'indulto e alla buona condotta.

Antonio Bignami, il vicino di casa di Annamaria Franzoni non ha dubbi: «Le affiderei i miei figli», dice dopo il ritorno alla libertà della donna condannata per l'uccisione di suo figlio.

«Io posso dire che quando i nostri bambini erano piccoli lei faceva da babysitter». Glieli affiderebbe anche oggi? «Certo», risponde. L'uomo vive di fronte alla casa dove da poco tempo si è trasferita la Franzoni, a Monteacuto Vallese, sull'Appennino bolognese.

«Per me sono una famiglia di persone assolutamente equilibrate, brave. È chiaro che anche nelle persone più equilibrate un colpo di follia può succedere».

Ma per lei è innocente? «Non lo so, non lo posso sapere».