Il turno di Champions che ha visto impegnate le squadre italiane, seppur non sia stato per tutte fortunatissimo, ha comunque dato ottime indicazioni sul loro stato di forma, che ormai poco o nulla ha da invidiare a quello degli altri top team europei.

Inter, Juventus e Roma sono da considerarsi già quasi qualificate, mentre il solo Napoli, pur essendo comunque in testa al proprio girone, dovrà giocarsela fino alla fine, con Liverpool, PSG e Stella Rossa.

L'unica italiana che è stata sconfitta è la Juventus, battuta rocambolescamente nel proprio stadio nei minuti finali di una partita che la vedeva in vantaggio sul Manchester United e saldamente in controllo del gioco.

Una punizione di Mata, prima, ed un autogol di Alex Sandro su un cross dalla sinistra finito quasi direttamente in porta, hanno permesso allo United la possibilità di ottenere il passaggio del turno già nel prossimo incontro con gli svizzeri dello Young Boys.

E di questo turno di Champions, quello che più di qualsiasi altra cosa ha fatto parlare le cronache, e non solo quelle sportive, è stato il gesto di Jose Mourinho a fine partita.

L'allenatore del Manchester, senz'altro l'uomo più suscettibile e litigioso al mondo, si è rivolto al pubblico dello Juventus Stadium mettendosi una mano dietro l'orecchio, dopo essersi stampato in faccia un sorriso beffardo, un vero e proprio ghigno di soddisfazione.

In quella posa si è girato e si è guardato intorno, finché non ha finito per litigare anche con alcuni giocatori della Juventus, primo tra tutti Bonucci, che lo avevano ripreso invitandolo a smettere.

"Per novanta minuti la folla mi ha insultato. Io non li ho insultati - ha dichiarato Mourinho. - Ho fatto appena un piccolo gesto. Conosco i milioni di tifosi dell'Inter... saranno davvero molto contenti di quanto accaduto. Ma rispetto la Juve, rispetto i loro giocatori, il loro manager... rispetto tutto, la qualità che hanno. E sono davvero molto orgoglioso dei miei ragazzi perché le loro prestazioni sono state davvero buone."