Dopo l'ultima "performance borderline" realiva alla redistribuzuibe dei redditi in Italia, l'Istat è richiamata alla pubblizazione di nuovi dati che, in questo caso riguardano la pubblcazione dei dati su fatturato e ordinativi dell'industria per il mese di aprile 2017.

Ad aprile, nell'industria, si rileva una flessione congiunturale del fatturato dello 0,5% che riporta l'indice sui livelli di febbraio. Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo aumenta però dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.

Quello che però è più preoccupante è che anche per gli ordinativi, ad aprile, si registra una diminuzione congiunturale (-0,7%), tanto che l'indice torna al livello registrato a gennaio. Ma "nulla è perduto", così, nella media degli ultimi tre mesi la dinamica è positiva, con un aumento dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

L'andamento congiunturale del fatturato ad aprile è sintesi di un calo sul mercato interno (-1,9%) e di un incremento su quello estero (+2,2%). Per gli ordinativi si registrano diminuzioni per entrambi i mercati: -0,4% per quello interno e -1,0% per l'estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+7,4%) - la cui voltilità specie in questi ultimi tempi è poco indicativa per assicurare livelli duraturi di crescita - e per i beni di consumo (+0,9%), mentre i beni intermedi e i beni strumentali registrano flessioni pari rispettivamente a -2,2% e -1,6%. Pertanto, niente per cui far festa.