Dopo l’ennesima emergenza ambientale, Milazzo assurge alla ribalta nazionale per un ulteriore danno ecologico, dovuto a scelte scellerate del passato. Dinanzi siffatta circostanza interviene Giuseppe Maimone, presidente dell’A.D.A.S.C. (Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini), con una nota:


«Presumibilmente durante gli anni ‘60 parte del terrapieno del litorale a ponente è stato usato come discarica di rifiuti. Non bastava la violenza effettuata sul litorale di levante con la realizzazione di un polo industriale; la devastante mano dell’uomo ha deciso di sotterrare tonnellate di rifiuti per diversi ettari di terreno. Le straordinarie mareggiate hanno riportato alla luce lo scempio, che ha indubbiamente un pesante impatto ambientale sull’ecosistema marino. A poche miglia di distanza è presente la straordinaria area marina protetta di Capo Milazzo, che merita un’attenta opera di tutela e valorizzazione.
Il nostro litorale inoltre è volano turistico ed economico. Apprendiamo con piacere l’autorevole intervento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Quella zona deve essere urgentemente messa in sicurezza, per evitare che i rifiuti finiscano a mare, e soprattutto bonificata. Comprendiamo che è un processo assai complesso dal punto di vista tecnico, burocratico ed economico. È assolutamente necessario però che tutti gli enti coinvolti definiscono urgentemente una tabella di marcia con precisi impegni e tempistiche per evitare un ulteriore danno ambientale per il nostro territorio. Auspichiamo che anche la Regione Siciliana, proprietaria dell’area in questione, attivi con solerzia tutte le procedure previste dalla legge a tutela dell’ambiente. Questo territorio ha già pagato un enorme peso ambientale e dobbiamo obbligatoriamente invertire la rotta».