Ecco un nuovo aggiornamento fornito dall'Istat sull'andamento economico. La crescita si consolida. Nel secondo trimestre 2017 il Pil ha accelerato dal +0,5% del primo trimestre al +0,6% attuale.

Gli indicatori coincidenti e anticipatori mantengono un "orientamento positivo", ed il Pil è previsto in crescita allo stesso ritmo sia nel terzo che nel quarto trimestre 2017, anche se poi diminuirà leggermente nei prini tre mesi del 2018 (+0,5%).

L'espansione sarebbe favorita dalla domanda interna e in particolar modo dagli investimenti, a loro volta favoriti dal miglioramento delle condizioni del mercato del credito.

I consumi privati sono attesi in aumento ad un tasso di crescita costante (+0,4% per tutti e tre i trimestri dell'orizzonte di previsione), sostenuti dalle condizioni favorevoli del mercato del lavoro e dall’aumento delle retribuzioni.

Le prospettive positive per l’economia mondiale dovrebbero sostenere anche la domanda estera, anche se il continuo apprezzamento dell’euro potrebbe diventare un ostacolo alla crescita delle esportazioni. Anche l'inflazione di fondo è prevista in leggero aumento.

Un quadro pertanto molto positivo, ma che ha però un'unica pecca: non descrive l'economia in Italia, bensì quella dell'intera eurozona!

In relazione all'Italia, invece, possiamo citare, rispetto al mese precedente, l'ultimo dato di luglio 2017 relativo al Commercio con l'estero, dove si registra una diminuzione per le esportazioni (-1,4%) e una crescita per le importazioni (+0,9%), con un calo che coinvolge sia i mercati extra Ue (-1,8%) che, in misura minore, l'area Ue (-1,1%).

L'ennesima dimostrazione, come direbbe un grande statista toscano dei nostri tempi, della bontà delle sue riforme.