I nazifascisti dello Stato ebraico, tramite il loro "morale" esercito, continuano a compiere i loro efferati crimini "anche" in Cisgiordania, violando qualsiasi norma del diritto nel più completo menefreghismo della comunità internazionale.
Nei giorni scorsi il presidente dello Stato canaglia di Israele, Isaac Herzog, è stato ricevuto con tutti gli onori al Quirinale e a Palazzo Chigi, nonostante i suoi connazionali continuassero nel mettere in atto i loro piani delinquenziali nei Territori Occupati.
Il sindaco di Jenin ha reso noto che durante l'offensiva militare israeliana iniziata 35 giorni fa e ancora in corso, nel campo profughi sono state completamente distrutte 120 case, mentre decine di altre case e strutture sono state parzialmente distrutte.
Inoltre, il Comitato dei campi di Tulkarem e Nour Shams ha dichiarato ad Al Jazeera che l'esercito israeliano ha sfollato più di 20.000 residenti dei campi di quelle località, dove ha anche demolito completamente più di 60 case e parzialmente 530 tra edifici residenziali e pubblici. Le IDF hanno accompagnato tale attività con la completa distruzione di strade e infrastrutture in esse presenti: reti idriche, elettriche, fognarie.
Il governatorato di Tulkarem è stato stretto d'assedio con posti di blocco che circondano la città di Tulkarem e impediscono l'accesso ai due campi. A Tubas e al-Fara sono in atto gli stessi crimini.
Oltre all'opera di distruzione, nei governatorati di Jenin e Tulkarem, le IDF continuano anche a rapire (arresti effettuati senza giustificazione alcuna) i palestinesi, compresi donne e bambini. Il numero di ostaggi in mano ai delinquenti israeliani è adesso di 365 (fonte: Palestinian Prisoners' Club).
Anche solo sperare che i "camerati" che adesso si sono impadroniti degli Stati Uniti possano indignarsi per quello che sta accadendo in Medio Oriente sarebbe assurdo, considerando anche che i democratici di nome e non di fatto che erano al potere in precedenza non dicevano e facevano niente di molto diverso.
Quello che sconcerta è invece il doppio standard delle istituzioni europee che accompagnano il supporto all'Ucraina alle denunce di violazione del diritto internazionale commesse dalla Russia di Putin, mentre fanno finta di non vedere - rimanendo nel più assoluto silenzio - i crimini in proporzione ancor più evidenti e efferati commessi dallo Stato ebraico di Netanyahu, che tra un paio di giorni ha anche intenzione di voler approvare la costruzione di 1.170 unità abitative in Cisgiordania.
Naturalmente, uno Stato canaglia come Israele non può non agire ad ulteriore supporto di tale definizione guadagnata da decenni con sì tanto disonore, per cui ecco quello che - secondo Haaretz - è il piano presentato da Netanyahu a Washington per mettere in atto (si fa per dire) la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza.
Il piano recapitato a Trump dal ministro degli Affari strategici Ron Dermer è, in sostanza, che non ci sarà una seconda fase dell'accordo. Dermer, che è anche inviato personale di Netanyahu negli Stati Uniti, ha incontrato due volte in Florida negli ultimi giorni l'inviato speciale di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, e ha sottolineato nella sua conversazione con lui che Israele non ha intenzione di impegnarsi nel piano in tre fasi presentato dall'amministrazione Biden, anche se lo ha firmato.
Il piano di Netanyahu prevede il rapido rilascio di tutti i prigionieri israeliani in un'unica soluzione, in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi, senza l'impegno di ritirarsi dalla Striscia. Se Hamas rifiutasse, Israele attuerebbe nella Striscia il "Piano dei generali", il che significherebbe espellere decine di migliaia di residenti dal nord di Gaza impedendo loro di avere accesso a cibo e acqua (sta già accadendo anche adesso!), per consentire all'esercito di operare liberamente nella guerra contro Hamas.
La domanda conseguente è: perché per l'opinione pubblica un ebreo che commette un crimine deve essere applaudito e incoraggiato nel continuare a violare la legge, mentre chi non è un ebreo è classificato - come è giusto che sia - un delinquente?
Crediti immagine: agenzia Wafa