Boris Johnson lascerà presto il posto di primo ministro di Sua Maestà: c’è già chi lo ha proposto a segretario generale della NATO, quando il norvegese Stoltenberg terminerà il suo mandato nel 2023.

I deputati Tories promuovono la sua candidatura, ma dalla Camera dei Lord arriva la stroncatura dell’ex generale Lord Dannat, che ritiene “Boris il biondo” inadatto caratterialmente al ruolo di vertice NATO, vedendolo come un “imbarazzo nazionale” che metterebbe in ridicolo la nazione. Gli USA probabilmente lo appoggerebbero, così come le Repubbliche baltiche; forse la Francia no.

Se diventasse davvero segretario generale a Bruxelles, il suo appoggio all’Ucraina sarebbe fuori discussione: Londra ha già speso per Kiev 2,3 milioni di sterline e sta addestrando direttamente sul suolo inglese contingenti di centinaia di combattenti ucraini.

Johnson è appena andato a visitare il centro di addestramento nello Yorkshire, dove lui stesso si è cimentato in prove di armamenti e ha parlato agli ucraini. Ha detto loro di essere convinto che vinceranno e ha gridato nella loro lingua “Gloria all’Ucraina!”.

Lo si può vedere in un video pubblicato sui suoi stessi canali social. Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha detto che gli ucraini inviati per essere preparati saranno anche donne e vanno dai 18 ai 50 anni; molti sono privi di esperienza militare, sono in pratica dei civili, e Wallace sottolinea come una volta tornati in Ucraina a combattere “pagheranno tragicamente con l’estremo sacrificio”.