Con un certo ritardo, in relazione al vulcano Stromboli, la Protezione civile, "ha disposto dal 4 luglio il passaggio di livello di allerta da verde, che corrisponde all'attività ordinaria, al livello giallo, con la conseguente attivazione della fase operativa di attenzione secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di emergenza".

"Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste - secondo quanto riporta la Protezione Civile - una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano".

Così l'INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha descritto in dettaglio l'evento iniziato del 3 luglio:

"L'inizio del fenomeno è stato preceduto da un'intensificazione dell'attività stromboliana a carico di una bocca eruttiva attiva nell'area centro-meridionale (S2) e due nell'area settentrionale (N1 e N2) e dell'attività di spattering a due bocche situate nell'area centro-meridionale (S1 e C).

Alle ore 15:59:00 un'esplosione dall'area centro-meridionale genera anche un trabocco lavico che si riversa nella parte alta della Sciara del Fuoco. Dalle 16:43:10, inizia il trabocco lavico da tutte le bocche attive all'interno della terrazza craterica; in particolare alle 16:43:10 dalla bocca C, alle 16:44:20 dalle due bocche N1 e N2, alle 16:45:00 inizia il trabocco dalla bocca S2.

Alle 16:45:50 si registra un'esplosione più intensa dalla bocca N1 con trabocco lavico. Alle 16:46:00 ha inizio la fase parossistica dall'area craterica centro-meridionale, a cui seguono due "lateral blast", rispettivamente alle 16:46:10 e 16:46:20, presumibilmente dall'area centro-meridionale della terrazza craterica.

Alle 16:46:40, si registra l'esplosione parossistica principale che coinvolge tutta la terrazza craterica. Questa alimenta un trabocco lavico che si mette in posto sulla Sciara del Fuoco, il cui fronte brecciandosi genera il rotolamento di blocchi incandescenti che raggiungono la linea di costa.
Personale INGV in campo ha osservato una colonna eruttiva che si è innalzata fino a circa 4 km al di sopra della area sommitale. I prodotti generati dal parossisma e dal collasso della colonna eruttiva principale e dei due lateral blast sono ricaduti lungo i fianchi del vulcano, generando almeno due flussi piroclastici ad alta turbolenza, che si sono messi in posto lungo la Sciara del Fuoco riservandosi in mare.

Alle 16:59:40, si registrava la ripresa dell'attività stromboliana, con esplosioni più intense rispetto a quelle ordinariamente osservate, e il raffreddamento dei prodotti di ricaduta. Rimaneva attivo il trabocco lavico che formava almeno due flussi lavici".


Sempre in base al report dell'INGV, anche nella mattina del 4 luglio, si registrava un'attività di "spattering" dall'area centro-meridionale dello Stromboli ed una cascata lavica con quattro flussi attivi che si sono indirizzati nel settore meridionale della Sciara del Fuoco raggiungendo poi la costa.