Save the Children, nel suo ultimo rapporto, sottolinea che alle politiche abitative l'Italia dedica appena lo 0,1% della propria spesa sociale (rispetto al 2,1% della Germania e al 2,6% della Francia), un investimento oggettivamente troppo basso che non può non impattare sui problemi ancora presenti nel Paese, sia a Nord che a Sud.

Quello più recente è relativo all'emergenza freddo, con il 14% dei bambini in Italia che vive in una condizione di serio disagio abitativo, mentre il 28% delle famiglie con figli minori in povertà relativa non riesce a riscaldare adeguatamente la propria abitazione.

In Italia vivono 1.2 milioni di minori e 702.000 famiglie con figli minorenni (10,9% della popolazione) in stato di povertà assoluta, e quasi 1 minore su 6 (il 15,4% di bambini e adolescenti) vive in case con problemi strutturali quali umidità, tracce di muffa alle pareti, soffitti gocciolanti, infissi rotti, contro una media Ue del 14,3%.

Inoltre, sono ben 650mila le famiglie iscritte da anni alle graduatorie per ottenere un alloggio di residenza pubblica e altrettanti nuclei familiari che versano in situazioni di estremo bisogno o che sono da tempo sotto sfratto.

Nel solo 2017, il 90% delle quasi 60mila sentenze di sfratto aveva come motivazione la "morosità incolpevole" e in 32mila sfratti è intervenuta la forza pubblica.

1 bambino su 7 (il 14%) in Italia, anche quest’anno affronta l’inverno in una condizione di grave disagio abitativo e il 15,2% delle famiglie non riuscirà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione, con un picco del 27,8% tra le famiglie con figli minori in povertà relativa.

Quindi, appare evidente l'importanza e l'urgenza di contrastare la povertà abitativa che, oltretutto, sui bambini ha effetti gravissimi sulla salute e sul rendimento scolastico.

«Nei giorni scorsi è giustamente stato sollevato il problema delle scuole dove i bambini e i ragazzi sono lasciati al freddo - ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children. - È bene ricordare che, per alcuni di loro, il problema della mancanza di riscaldamento riguarda anche la casa, con conseguenze gravi per la salute, le performance scolastiche, le relazioni familiari e sociali, influendo negativamente sulla loro crescita.

È necessario attuare misure di sostegno abitativo a favore, in primo luogo, di famiglie con minori e soggetti vulnerabili, come ad esempio rendere disponibili alloggi sfitti o inutilizzati, investire nella manutenzione, nella gestione e assegnazione delle case di edilizia pubblica, riutilizzo a fini abitativi del patrimonio immobiliare demaniale, fondo sociale per aiutare gli inquilini in affanno per pagare l’affitto.

È inoltre indispensabile garantire l’accesso ai servizi sociali, sanitari ed educativi a tutti i bambini e la fornitura delle utenze quali acqua ed energia elettrica.»