L’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia ha organizzato un ricevimento ufficiale in occasione del Giorno della Repubblica e del 100mo anniversario della creazione del servizio diplomatico azerbaigiano.

Al ricevimento hanno partecipato numerosi rappresentanti delle autorità italiane, tra cui il Vice Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Emanuela Del Re, il Sottosegretario per la Pubblica Amministrazione Mattia Fantinati, il Vice Presidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato, il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Elisabetta Belloni, il Capo della segreteria del Presidente della Repubblica Simone Guerrini, il consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica Emanuela D'Alessandro, il Consigliere per l'Informazione del Presidente della Repubblica Gianfranco Astori, il Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato Vito Petrocelli, il Presidente della Commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari, numerosi parlamentari, funzionari istituzionali, membri del corpo diplomatico accreditati nel paese, rappresentanti dei mass media, esponenti del mondo economico, scientifico, accademico e culturale italiano, tra cui Albano Carrisi, Gianni Quaranta ed il maestro Alvise Casellati.

All’evento ha partecipato anche il Capo Dipartimento Politica Estera  dell’Amministrazione del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian Hikmat Hajiyev, in visita ufficiale in Italia. 

La serata è stata inaugurata dagli inni nazionali della Repubblica dell’Azerbaigian e della Repubblica Italiana, dopo i quali ha preso la parola l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzada, che ha salutato gli ospiti e sottolineato l’importanza della proclamazione della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, il 28 maggio 1918, e ricordato il contemporaneo festeggiamento del centesimo anniversario dell’istituzione del servizio diplomatico dell’Azerbaigian. Il diplomatico ha parlato dei successi ottenuti durante il periodo di indipendenza, dei risultati della politica estera, che si manifestano nel partenariato strategico con l’Italia, nella realizzazione delle numerose visite reciproche di alto livello degli ultimi anni e nell’ampia cooperazione economica soprattutto nel settore energetico, ricordando anche il recente ritrovamento di un reperto archeologico nell’area romana dei Fori Imperiali (Via Alessandrina) - realizzato con la participazione del Governo Azerbaigiano - il  cantiere è stato finanziato da una donazione di un milione di euro da parte del ministero della Cultura e del Turismo dell'Azerbaigian - e dimostrazione dell’esistenza di una stretta collaborazione tra i due paesi anche in campo culturale. 

Successivamente ha preso la parola come rappresentante del Governo italiano il Viceministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale S.E. Emanuela Del Re. La Viceministro ha sottolineato i solidi legami tra Italia ed Azerbaigian, relazioni che vivono un periodo di grande fermento, che, si è detta certa, proseguirà. Ha poi ricordato la visita in Azerbaigian del Presidente Sergio Mattarella e la visita in Italia del Primo Vicepresidente dell’Azerbaigian Mehriban Aliyeva, e ha affermato che tale dinamismo nelle visite proseguirà anche nel futuro. Non è mancato un riferimento al progetto del gasdotto transadriatico (TAP), che andrà a rafforzare i rapporti economici. Citati anche nuovi ambiti di cooperazione: ambientale, rinnovabili, infrastrutture e servizi.   Il Viceministro ha ricordato anche il conflitto del Nagorno Karabakh tra l’Armenia e l’Azerbaigian e il ruolo dell’Italia, che ha cercato di dare il suo sostegno al processo di negoziazioni come  Presidente Osce nello scorso anno, aggiungendo che l’Italia è pronta a dare il suo contributo in questo senso. 

A seguire, ha preso la parola il Capo Dipartimento Politica Estera  dell’Amministrazione del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian Hikmat Hajiyev, che ha ricordato il ruolo della prima Repubblica Democratica dell’Azerbaigian nella storia del paese, il percorso seguito dall’Azerbaigian dopo il ripristino dell’indipendenza, le direzioni e le priorità della politica estera del paese e i successi ottenuti. Ricordando le parole del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, ha affermato: “Se i fondatori della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian potessero vedere l’Azerbaigian di oggi, ne andrebbero fieri”. Tra i temi del suo discorso i progetti e le iniziative energetiche e di trasporto di livello internazionale e regionale realizzati con la partecipazione dell’Azerbaigian, il contributo dato alla sicurezza energetica dell’Europa, le minacce alla sicurezza regionale e il conflitto del Nagorno Kharabakh tra Armenia e Azerbaigian. Hikmat Hajiyev ha inoltre parlato della stretta amicizia, l’alto livello di dialogo politico e la stretta collaborazione tra l’Azerbaigian e l’Italia, definendo l’Italia come uno dei più vicini partners dell’Azerbaigian nell’Unione Europea e ha dichiarato che la realizzazione di progetti economici, energetici e culturali con il coinvolgimento di entrambi i paesi, così come lo messa in opera del Gasdotto Transadriatico, avvicinerà ancora di piu i due paesi nei prossimi decenni. 

L’evento è stato accompagnato da un concerto di musica azerbaigiana del pianista azerbaigiano, vincitore di numerosi concorsi internazionali, Mushfig Guliyev, studente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

L’Azerbaigian, è conosciuto come il “Paese del Fuoco” ma è anche il paese dei vulcani di fango, della religione zoroastriana, dei petroglifici, delle numerose etnie, delle montagne impervie, dei villaggi tradizionali, delle spiagge, ed anche degli affari e della modernità che trova la sua sublimazione nella capitale Baku dove Il 29 aprile 2007 è stata consacrata la chiesa dell'Immacolata Concezione, la prima chiesa di confessione cattolica.

Il toponimo Azerbaigian deriva da Oder-bey-can, che è una composizione di tre parole di origine turca: od (fuoco)-er (guerriero) indica "guerrieri di fuoco", bey è un titolo nobile usato ancora oggi tra le popolazioni di origine turca anche come segno di rispetto verso l'interlocutore, equivalente al "signore" in italiano, can significa "anima". Dunque il significato del nome completo sarebbe "l'anima dei nobili guerrieri del fuoco (sacro)" in quanto in Azerbaigian il fuoco è un culto sacro ereditato dallo zoroastrismo inizialmente nato in Azerbaigian, poi diffuso in altri territori, infine diventato religione ufficiale della Persia.

Il culto del fuoco è legato ai fenomeni naturali di petrolio e gas, la ricchezza principale del paese. Ai tempi antichi, gli adoratori del culto del fuoco sacro arrivavano dall'India per visitare i templi di Baku - capitale dell'Azerbaigian. Ad oggi ci sono ancora 2 luoghi considerati sacri per il loro legame col culto del fuoco sacro a Baku: Yanar Dag (monte che brucia) dove c'è un fuoco incessante grazie al gas che fuoriesce dal monte. Atesgah - il tempio del fuoco sacro, sempre un luogo costruito su un giacimento di gas col fuoco incessante. Questo incessante culto del fuoco ha portato al soprannome di "Land of fire" (la terra del fuoco).