A Sochi la Ferrari è riuscita, anche con la complicità della sfortuna, a regalare il primo e secondo posto del GP di Russia di Formula 1 alle Mercedes di Hamilton e Bottas.

Questa domenica doveva essere il compimento dell'ennesimo weekend perfetto per la rossa di Maranello ed invece si è trasformato in un quasi disastro.

È la strategia scelta dal box Ferrari la responsabile di tutto ciò: pensata per tutelare al meglio Leclerc, ha finito poi per penalizzarlo... seppure con la complicità di un imprevisto paragonabile alla classica nuvola fantozziana.

Per evitare che, subito dopo il via, Hamilton potesse sfruttare la scia del lungo rettilineo di Sochi e beffare così Leclerc, la Ferrari ha deciso di evitare questa possibilità facendola mettere in pratica da Vettel che, dalla terza posizione, dopo lo spegnimento dei semafori si è fatto "tirare" da Leclerc superandolo alla prima staccata.

In testa alla gara Vettel ha girato con un ritmo che gli consentiva di guadagnare costantemente, seppur di poco, sugli inseguitori. Prima del 10.mo giro, il pilota tedesco ha poi comunicato al box che avrebbe fatto passare il suo compagno di squadra, che lo seguiva a poco più di un secondo.

Quello che però Vettel non ha detto è "nel caso mi raggiunga". Infatti, anche dopo la comunicazione, il tedesco ha continuato a premere sul pedale dell'acceleratore facendo più volte registrare nuovi giri veloci.

Dal muretto, allora, si sono ripetuti gli inviti a Vettel di far passare il compagno di squadra. A quel punto, il tedesco ha detto quello che prima si era dimenticato di dire: "dite a Leclerc di andare più veloce".

Al terzo, inutile invito, il box della Ferrari ha giocato una nuova carta con il cambio gomme, richiamando per prima la vettura di Leclerc, su cui sono stati montati pneumatici con la mescola intermedia (gialla). Dopo aver atteso tre giri è stata la volta di Vettel. Il pilota tedesco in difficoltà per l'usura delle gomme, nel frattempo aveva girato più lentamente, consentendo a Leclerc di riprendergli il gap che li separava.

Pertanto, un volta di nuovo il pista, Vettel si è trovato dietro al compagno di squadra. In quel momento la gara si poteva già dirsi chiusa, con l'ennesima nuova doppietta Ferrari. Ma il diavolo ci ha messo lo zampino, con il guasto alla power unit di Vettel che si è dovuto fermare in pista in una posizione pericolosa per le altre vetture, costringendo così i commissari a far intervenire la safety car per la sua rimozione.

Le Mercedes che non avevano ancora effettuato il cambio gomme ne hanno approfittato, ed Hamilton, in questo modo è finito per essere davanti a Leclerc non più virtualmente, ma di fatto. Inoltre, la Ferrari ha deciso di richiamare il suo pilota ai box per sostituire nuovamente i pneumatici per montare un set di gomme rosse, facendogli però perdere un'ulteriore posizione a favore di Bottas.

Quando la corsa è ripresa mancavano 20 giri al traguardo. Leclerc ha provato in tutti i modi a riprendersi la testa della gara, ma non è riuscito neppure a rendersi realmente pericoloso per superare Bottas, grazie al miglior bilanciamento della vettura di quest'ultimo nel tratto finale prima del traguardo, impedendogli la possibilità di sfruttare il DRS sul rettilineo seguente.

Così, Hamilton ha potuto portare a casa, indisturbato, l'ennesima gara con Bottas ottimo secondo e Leclerc mestamente terzo.

Max Verstappen (Red Bull) ha tagliato il traguardo al quarto posto, davanti al compagno di squadra Alexander Albon, mentre Carlos Sainz, su una McLaren in netta crescita, si è piazzato sesto.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 tra due settimane, in Giappone, sul circuito di Suzuka. Hamilton, anche grazie al punto in più conquistato per aver portato a casa anche il giro più veloce, nella classifica del mondiale piloti ha adesso 73 punti di vantaggio su Bottas. Matematicamente, non potrà ancora vincere il titolo, ma potrebbe potrebbe comunque diventare campione del mondo nella gara successiva che si disputerà in Messico.