*_©Angelo Antonio Messina

L’Università Cattolica del Sacro Cuore: Un Viaggio di Speranza tra Arte e Spiritualità nella Mostra ELPÌS di Gianfranco Meggiato

In un mondo in costante cambiamento, dove le sfide quotidiane possono farci perdere di vista la bellezza e il significato della speranza, la mostra ELPÌS – Dove nasce la speranza di Gianfranco Meggiato si presenta come un evento unico e coinvolgente, capace di riaccendere una luce nel cuore di chi vi partecipa. Ospitata all’interno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’esposizione si svolge dal 13 giugno al 30 settembre 2025, estendendosi tra le due sedi di Milano, in Largo Gemelli e in via Carducci. Questo progetto non convenzionale, curato da un gruppo di studentesse dell’università, rappresenta un vero e proprio invito a riflettere, dialogare e condividere emozioni attraverso la potenza dell’arte.

Il titolo stesso della mostra, ELPÌS, deriva dal greco che significa “speranza”. Questa scelta linguistica non è casuale: speranza è una parola carica di significato, evocativa di desideri, attese e possibilità. Le curatrici, Arianna Bono, Matilde Cauteruccio, Matilde Dante, Maria Laura Foti, Sara Ravelli, Alessandra Mara Sartori di Borgoricco e Melania Sisinno, enfatizzano l'importanza di creare uno spazio di dialogo intergenerazionale, interrogandosi su cosa significhi speranza in tempi di crisi e incertezze. La mostra diventa un laboratorio di idee, un luogo dove raccogliere esperienze e visioni diverse, contribuendo così alla costruzione di un concetto di speranza partecipato e collettivo.

La scelta di ospitare opere di Meggiato, artista contemporaneo noto per il suo stile scultoreo che fonde spiritualità, materia e metafisica, è particolarmente significativa. Le sue sculture bianche, realizzate in alluminio mediante la tecnica della fusione a staffa, non sono semplici oggetti visivi, ma inviti a un'interazione empatica. I visitatori sono esortati a toccarle, ruotarle e viverle, instaurando così un dialogo diretto e sensoriale con l’opera, in un processo di esplorazione che possa generare una riflessione profonda.

Le sculture esposte, dotate di un linguaggio simbolico e visionario, accompagnano i visitatori in un percorso di rinascita, speranza e introspezione. Opere come Il Soffio della Vita, Colpo d’Ala e Risveglio evocano archetipi universali, permettendo di contemplare il coraggio nel dolore, il desiderio di trascendere il limite e la bellezza dell’incontro. Esse fungono da guide in questa “città nascente”, alimentando una visione condivisa del futuro e invitando i giovani a interrogarsi attivamente sulla loro personalissima idea di speranza.

Un aspetto di grande rilevanza della mostra è la sua natura dinamica e partecipativa. Durante il periodo di esposizione, sono previsti eventi culturali, visite guidate e attività di socializzazione mirate a coinvolgere il pubblico in modo attivo. Il richiamo a lasciare una testimonianza personale sul tema della speranza offre al visitatore l’opportunità di essere non solo spettatore, ma anche protagonista di un’azione collettiva. Le cartoline disponibili negli spazi espositivi rappresentano un mezzo per raccogliere pensieri e riflessioni, le cui testimonianze verranno poi curate e pubblicate in un volume, rendendo tangibile il percorso di partecipazione e condivisione emerso durante la mostra.

Questo approccio innovativo, che unisce arte e comunità, riflette non solo un’intenzione curatoriale, ma una vera e propria filosofia educativa. L'Università Cattolica, come organismo vivente, si propone di essere un punto d’incontro fertile, uno spazio dove la creatività può esprimersi in forme inaspettate, favorendo la collaborazione e il dialogo tra studenti, artisti e pubblico. In questo modo, l'istituzione non si limita a presentare opere artistiche, ma diventa un catalizzatore di cambiamento e una fonte di ispirazione per tutti coloro che vi partecipano.

La riflessione sull'arte come manifestazione della speranza trova eco nelle parole stesse di Gianfranco Meggiato, il quale afferma che “l’arte, che è sopravvissuta a tutte le guerre, le calamità e le distruzioni della storia, ha da sempre rappresentato il picco culturale e spirituale dell’umanità.” In questo contesto, l’arte può diventare un veicolo di resistenza e di affermazione dell’umano, un richiamo a non abbandonare mai la ricerca di un significato profondo anche nei momenti più bui.

La mostra ELPÌS si inserisce in questo solco, proponendo un’esperienza che va oltre la mera esposizione artistica. Propone invece una meditazione sulla speranza intesa come atto radicale di fiducia nel futuro e come possibilità concreta di cambiamento. La scelta di realizzare l’opening ufficiale il 13 giugno, in concomitanza con l'inizio dell'estate, simbolicamente richiama l'idea di un nuovo inizio, di una rinascita collettiva.

La mostra ELPÌS di Gianfranco Meggiato all’Università Cattolica del Sacro Cuore non è solo un'esposizione: è un invito a vivere l’arte come momento di riflessione e condivisione, ad abbracciare la speranza come valore fondamentale per il nostro presente e futuro. Attraverso la rielaborazione dei significati, l’incontro tra individualità e collettività, e l'interazione diretta con le opere, ELPÌS diventa un’esperienza trasformativa, capace di invocare nuove visioni e di rinvigorire il legame tra arte, spiritualità e umanità. In un’epoca di sfide e incertezze, questo progetto emerge come un faro di luce, un richiamo a non dimenticare mai la potenza della speranza, presente tanto nelle opere di Meggiato quanto nei cuori di coloro che scelgono di percorrere insieme questo viaggio.

Coordinate mostra

Titolo ELPÌS - Dove nasce la speranza
A cura Arianna Bono, Matilde Cauteruccio, Matilde Dante, Maria Laura Foti, Sara Ravelli, Alessandra Mara Sartori di Borgoricco, Melania Sisinno

Sedi n. 2 Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: Largo Gemelli 1 e via Carducci 28/30

Date 13 giugno - 30 settembre 2025

Inaugurazione venerdì 13 giugno, ore 18.30

Orari da lun a ven 8 - 20; sab 9 – 17. Domenica chiuso

Chiusura estiva 4 agosto - 16 agosto. La sede riaprirà lunedì 18 agosto 

Ingresso libero 

Info al pubblico +39 02 7234 3770 - [email protected]

*_©Angelo Antonio Messina