L'Italia democratica e antifascista è intervenuta alla manifestazione Mai più fascismi - Mai più razzismi che si è svolta sabato in Piazza del Popolo a Roma.

100mila, secondo l'Anpi, le persone accorse con ogni mezzo da ogni parte d'Italia, e anche dall'estero, per rispondere all'appello lanciato dall'Associazione Partigiani e dalle 23 associazioni firmatarie, tra cui sindacati e partiti: Acli, Aned, Anpi, Anppia, Arci, Ars, Articolo 21, Cgil, Cisl, Comitati Dossetti, Coordinamento democrazia costituzionale, Fiap, Fivl, Istituto Alcide Cervi, L'altra Europa con Tsipras, Libera, Liberi e uguali, Libertà e giustizia, Pci, Pd, Prc, Uil e Uisp.

Come ha ricordato la presidente nazionale dell'Anpi, Carla Nespolo, nel suo intervento a chiusura della manifestazione «la sicurezza dei cittadini si ottiene prima di tutto con una forte risposta sociale, contrastando ogni situazione che generi degrado, emarginazione e povertà e combattendo ogni illegalità, a cominciare dalla grande criminalità organizzata, come la mafia e la camorra.

Come ci insegna ogni giorno don Ciotti con l'impegno di Libera e, permettetemi in questo momento, di esprimere grande solidarietà a Federica Angeli, coraggiosa giornalista sotto scorta perché più volte minacciata dalla mafia di Ostia, e a tutti coloro che hanno il coraggio della testimonianza.

I fatti purtroppo ce lo dimostrano quotidianamente: non è mai esistito né mai esisterà un fascismo senza violenza. La storia ci ha amaramente dimostrato che lo strumento principale del fascismo è la violenza in ogni sua forma, fino all'apoteosi della "guerra igiene del mondo".»


Un passaggio non certo secondario, visto che una fetta importante delle forze politiche in campo alle prossime elezioni considera, ad esempio, i migranti come nemici, giustifica - pur condannandoli! - gli atti di violenza nei loro confronti, oltre ad affermare che il fascismo non esiste e che, per tale motivo, non si considera antifascista.

«Noi, firmatari dell'appello "Mai più fascismi - Mai più razzismi ", ribadiamo, da questa piazza, con forza - ha proseguito Carla Nespolo - la richiesta dello scioglimento immediato delle organizzazioni neofasciste per realizzare finalmente la XII disposizione della Costituzione, che vieta la "riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista". L'escalation di violenza a cui stiamo assistendo in questi giorni nasce anche da un ritardo di risposta su questo tema. Tale scioglimento è necessario per garantire l'ordine democratico e repubblicano.»

In piazza del Popolo erano presenti i massimi esponenti di LeU e Pd, entrambi firmatari dell'appello. Bersani, Boldrini, Grasso per Liberi e Uguali, con quest'ultimo che, in un'intervista al Corriere, ha ribadito di voler contribuire a ricostruire una sinistra, radicale nei contenuti e con una cultura di governo... «Berlusconi, Salvini, Renzi e Di Maio vanno in tv a promettere cose mirabolanti, fomentare cinicamente le paure, proporre soluzioni irrealizzabili. Illusioni alimentate da bugie, dietro le quali poi emergono episodi di corruzione, affarismo, familismo».

Alla manifestazione erano anche presenti Gentiloni e Renzi, oltre ad altri esponenti di primo piano del Partito Democratico. Per capire quale sia stato il valore della partecipazione a questa manifestazione da parte del Pd in generale e di Matteo Renzi in partiucolare è sufficiente spulciare il profilo facebook di quest'ultimo in cui, scrupolosamente, annota tutti gli eventi pubblici della sua campagna elettorale.

La partecipazione alla manifestazione antifascista non è documentata da alcun post! E come potrebbe essere diversamente! Matteo Renzi, infatti, pensa di catturare i voti della destra e di allearsi con Forza Italia dopo le elezioni per governare il paese. Evidentemente, persino lo stesso Renzi trova imbarazzante far finta di essere antifascista quando tra qualche giorno proporrà al futuro alleato Berlusconi, che non vede pericoli fascisti e che attualmente è coalizzato con partiti post fascisti, di formare insieme un nuovo governo.