"Occhi di cera" è la traccia d'apertura del disco di Francesca Romana Perrotta "L'ora di mezzo".

«Il terzo album della cantautrice salentina tra gli altri ospita Gianluca De Rubertis, che ha messo piano e tastiere e duettato con lei. Si tratta di songwriting pop ben concepito, fatto di ritornelli ammiccanti, slanci melodici, di un'attitudine rock che ricorda la Nannini (ascoltare "Il Grido" per credere) e di una voce graffiante duttile e allenata» Barbara Santi, Rumore.

L'album riflette le personalità dell'artista un po' rock e alla continua ricerca delle verità più profonde dell'animo umano. Specialmente di quello femminile.

Nel disco parlano, piangono e si confessano infatti Medea, Elena di Troia, Penelope, Lucida Mansi (una contessa assassina), Maria Antonietta e la cantante stessa, che, queste donne, in qualche modo le fa rivivere.

Perché "L'ora di mezzo"? L'ora di mezzo è quel momento del giorno in cui tutto sembra sospeso, non è più giorno, non è ancora notte, non c'è troppa luce, neanche troppo buio. I pensieri sono attenuati, le ombre sfumano e le persone perdono i contorni, mentre i fantasmi potrebbero già iniziare a risvegliarsi. Tutto è sentimento e mistero.

Gianluca De Rubertis è diventato l'ospite graditissimo dell'album con un duetto su una delle canzoni più intime ed autobiografiche "Io sono l'egoista" ed inoltre ha suonato pianoforte e tastiere in quasi tutte le tracce.

Gli altri musicisti che hanno partecipato sono:
Tomaso Graziani, batteria; Francesco Cardelli, basso; Giuseppe Bonomo e Massimo Marches, chitarre; Gianluca De Rubertis e Cristian Bonato, pianoforte e tastiere.