Reverendo don Michele,

il prefetto di Bari mi ha informato della tua decisione di celebrare una S. Messa in suffragio del defunto Rocco Sollecito.

La decisione è stata da te resa nota attraverso un manifesto esposto nella città di Grumo Appula. Dallo stesso manifesto si apprende che tale celebrazione avverrà domani 27 dicembre alle ore 18,30 nella Chiesa Madre.

Già nel passato, in occasione della morte violenta del Sollecito, avevi deciso di celebrare una S. Messa per il de cuius. In quella circostanza, con atto formale del Questore di Bari, Cat. A4/Gab/2016 del 4 giugno 2016, fu vietata la celebrazione del rito “in forma pubblica e solenne”, per non pregiudicare l’ordine e la sicurezza pubblica. Anche in questa ultima circostanza lo stesso Questore di Bari ha formalmente vietato con provvedimento immediato, a me inviato, la pubblica celebrazione prevista per domani. Tale atto ha valore precettivo, disatteso il quale sono previste anche conseguenze di ordine penale.

Stante il profilo giuridico civile appena richiamato, evidenzio il grave scandalo che questa tua decisione, presa peraltro in modo arbitrario e senza consultare l’Ordinario Diocesano, sta provocando.

Alla luce di quanto sopra, stante la gravità della situazione creatasi, anche per evitare il “grave pregiudizio per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”, e dovendo tutelare la dignità della Sacra Celebrazione Eucaristica, formalmente

Ti vieto di celebrare la S. Messa domani 27 dicembre 2016 alle ore 18,30.

Ti rendo noto che, nel caso in cui non ti atterrai a questa decisione, sarò costretto ad assumere i provvedimenti disciplinari previsti dalle norme giuridiche vigenti.

Sono certo che ti atterrai a quanto ho disposto e ti chiedo di non prendere iniziative simili per il futuro, senza il mio permesso.

Francesco Cacucci
Arcivescovo di Bari-Bitonto

 

Quanto sopra riportato è il contenuto della lettera che don Michele Delle Foglie, Parroco della Parrocchia Santa Maria Assunta, ha ricevuto dal proprio vescovo che ha così impedito la commemorazione funebre in forma pubblica per il mafioso italo canadese Rocco Sollecito.

La lettera è stata pubblicata sul sito della diocesi e ne hanno dato comunicazione sia Avvenire che l'Agenzia SIR. Questa volta, la gerarchia della Chiesa si è comportata correttamente.