«Sala si sta facendo la campagna elettorale con i soldi dei cittadini europei e questo è vietato dalle norme comunitarie. Le risorse messe a disposizione dei partiti continentali e dei gruppi politici al Parlamento Europeo provengono in gran parte dal bilancio del Parlamento stesso e ci sono precise regole sul loro utilizzo».

Questa è l’accusa che il  capo delegazione di Fratelli d’Italia al parlamento europeo Carlo Fidanza lancia dalle colonne del quotidiano Libero a proposito della discussa partecipazione del sindaco di Milano Sala, all’evento organizzato dai verdi europei a Milano per l'edizione 2021 dello European Ideas Lab, che si svolgerà' dal 30 settembre al 2 ottobre.

Perché se è  vero che il sindaco Milano Beppe Sala ha aderito, nel Marzo scorso, al partito dei verdi europei, è altrettanto vero che essendo l'evento immediatamente a ridosso delle elezioni per la  nuova giunta milanese, forse sarebbe stata più opportuno declinare l’invito. Perché le leggi europee in materia di finanziamento ai partiti sono assai più stringenti di quelle italiane come spiega sempre Fidanza.

«Tra queste c’è il divieto assoluto di utilizzarli per eventi che possano configurarsi come elettorali, diretti o indiretti che siano. Per capirci, Sala durante quel convegno potrebbe non pronunciare mai le parole “candidato”, “elezioni” o “voto” e limitarsi a parlare di ambiente, ma il fatto stesso che sia candidato rende quell’evento un momento elettorale. Che non può essere finanziato con risorse pubbliche».

A rinfocolare la polemica è arrivata la notizia che all’evento dei verdi di Milano sarà  presente anche Carola Rackete, che tutti ricorderanno essere stata colei che con un nave carica di migranti la Sea watch nel luglio del 2019 forzò un blocco navale, speronando una motovedetta della Guardia di finanza, per entrare nel porto di Lampedusa. L' Inchiesta poi fu archiviata dal gip di Agrigento, scatenando la protesta di Lega e Fratelli d’Italia.

Ma al di là di questo il fatto che vuole evidenziare l’eurodeputato dell’Ecr è che Sala starebbe violando i regolamenti dell'Ue, in particolare il 1141 del 2014 in materia di finanziamento ai partiti europei. In questo caso è del  tutto evidente che la manifestazione sarà comunque una vetrina importante per il sindaco di Milano a pochi giorni dal voto lo vede nettamente favorito sul candidato del centrodestra.

D’altra parte l’ultimo periodo della consiliatura di Sala è stato un crescendo di politiche volte al rispetto dell’ambiente e alla riduzione dello  smog nella città, con discussioni però anche discutibili, che hanno mandato su tutte le furie i cittadini meneghini, come quella di creare un pista ciclabile nella trafficatissima Corso di Porta Venezia, con riduzione della carreggiata stradale che ha creato ingorghi a non finire e le proteste di automobilisti e residenti della zona. Ma incurante di tutto ciò ad agosto il sindaco ha deciso di dare l’avvio ai lavori per allargare la pista ciclabile anche in Corso Buenos Aires, togliendo i parcheggi per le auto e riducendo la carreggiata stradale per le auto.

Forse con queste decisione avrà pure fatto infuriare qualche automobilista, ma certamente sarà accolto trionfalmente dalla platea dei verdi europei.