Il primo scontro agli emendamenti del decreto rilancio si è avuto sull'emendamento Mandelli 1.64, che prevedeva l'esenzione dal ticket sanitario per i pazienti guariti dal Covid-19 i quali, in molti casi, registrano danni permanenti ad alcuni organi, quali i polmoni.
Carmelo Misiti del Movimento cinque stelle, (medico ortopedico) lasciando molti perplessi ha osservato come i danni derivanti da polmoniti interstiziali a seguito di infezione da Covid-19 "non siano permanenti".
Affermazioni che hanno suscitato le forti reazioni del proponente, Mandelli: "Sono lieto di apprendere dal relatore Misiti che, contrariamente a quanto afferma la Società italiana di pneumologia, i danni polmonari derivanti dal contagio da Covid-19 non abbiamo carattere permanente".
Secondo gli pneumologi Italiani il Covid lascia danni nei polmoni per almeno 6 mesi. E il 30% dei guariti potrebbe avere problemi respiratori cronici.
A contestare le affermazioni di Misiti anche Massimo Garavaglia (Lega) chiedendo l'accantonamento dell'emendamento Mandelli "al fine di svolgere i necessari approfondimenti", segnala inoltre che alla copertura degli oneri derivanti dalla proposta emendativa "si potrebbe provvedere nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale".
Per quanto riguarda poi il premio per il personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, anche questo emendamento è stato stranamente bocciato.