Con queste parole Andrea Dovizioso ha commentato la vittoria nel Gran Premio del Giappone, la quinta stagionale, la settima in carriera, che lo riporta in corsa per il mondiale: 233 punti contro i 244 di Marquez, oggi arrivato secondo.

La gara sul circuito di Motegi è stata spettacolare, quasi storica. Un duello testa a testa, sotto la pioggia, che si è risolto all'ultimo giro.

Dopo una partenza strepitosa, Marquez si ritrova subito in testa, ma poco dopo subisce il sorpasso di Petrucci, ma rimane secondo. Dopo aver ripreso la testa della corsa, lo spagnolo si vede peò superato da Dovizioso al 19esimo giro. Anche in questo caso rimane attaccato all'avversario e a tre giri dalla fine riprende il comando della gara.

La pressione di Dovizioso però, proprio all'ultimo giro, lo costringe all'errore alla curva 8. La Ducati dell'italiano è di nuovo in testa e riesce a tagliare il traguardo davanti alla Honda.

Per Marquez, il secondo posto vale il 100esimo podio in carriera. Un numero che, considerata l'età, fra prevedere molti altri record da stabilire.

Con il risultato odierno, la sfida iridata è ormai limitata tra la Ducati e la Honda, anche perché la Yamaha con la prestazione odierna in Giappone ha certificato una stagione che nella seconda parte si è rivelata più che deludente, se non addirittura fallimentare. Nella gara di Motegi Maverick Viñales ha tagliato il traguardo oltre la quinta posizione, mentre Valentino Rossi è stato costretto al ritiro dopo una caduta.

Da segnalare, infine, l'ottimo terzo posto di Danilo Petrucci sulla Octo Pramac ed il quarto di un redivivo Andrea Iannone su Suzuki.