361 i punti totali campionati in 18 regioni e 28 i laghi italiani con 1 punto ogni 3 risultato oltre i limiti di legge lungo le coste e 1 su 4 nei laghi. Questo è il bilancio, critico, dell'attività di monitoraggio delle due Golette di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei laghi, per il 2020.

Motivo? La mala depurazione, che resta il principale nemico del mare e delle acque interne. Le criticità maggiori sono state prevalentemente riscontrate sul versante costiero tirrenico, a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali che, sfociando in mare, portano con sé cariche batteriche a volte molto elevate.

Le criticità maggiori sono state rilevate in Campania, Calabria e Sicilia, legate all'assenza di impianti di depurazione e di allacciamento alla rete fognaria, come anche nel Lazio.

La nota positiva, segnalata da Legambiente, la carica degli oltre 300 volontari e volontarie dei circoli territoriali di Legambiente che quest'estate hanno aiutato il team di tecnici dell'associazione ambientalista nelle attività di campionamento e monitoraggio nelle acque e nello scovare e denunciare le criticità che minacciano le acque interne e costiere. Una grande azione di citizen science che quest'anno, più che mai, è stata il cuore delle due campagne che, per via del rispetto delle restrizioni imposte dalla pandemia, non hanno potuto avvalersi del classico itinerario coast-to-coast a bordo dell'imbarcazione.

Il bilancio dell'attività delle due Golette di  Legambiente è stato presentato questa mattina a Roma da Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, Serena Carpentieri, vicedirettrice e responsabile campagne di Legambiente e Andrea Minutolo, responsabile scientifico dell'associazione. 

Alla seguente pagina il riassunto dei dati raccolti:
golettaverde.legambiente.it/2020/08/12/il-bilancio-finale-di-goletta-verde-e-goletta-dei-laghi-2020