Già mercoledì, dopo aver comunicato che Libia, Italia, Malta e Germania non avevano dato indicazioni alla Alan Kurdi per lo sbarco dei 125 migranti rimasti a bordo, la nave gestita dalla ong tedesca Sea-Eye si era diretta verso il porto di Marsiglia, in quanto destinazione finale di approdo prevista.

Benoît Payan, vicesindaco della neoeletta amministrazione comunale di sinistra di Marsiglia, che momentaneamente fa le veci del sindaco Michèle Rubirola assente per motivi di salute, ieri aveva dato il proprio assenso all'attracco della Alan Kurdi nel porto francese.

Ma ieri sera, intorno alla mezzanotte, la Guardia costiera italiana ha contattato il capitano della Alan Kurdi, prendendo in carico, dopo 5 giorni, il coordinamento della gestione dell'emergenza. Alla nave, per il momento, è stato concesso di dirigersi ad Arbatax, in Sardegna, per trovare riparo.

Da quanto riporta l'Ansa, la Capitaneria di porto ha concesso alla Alan Kurdi un "punto di fonda" vicino all'Isolotto dell'Ogliastra, per i prossimi 3/4 giorni, per ripararsi dalle raffiche di maestrale previste ad oltre 50 km/h. 

Nel frattempo, viste anche le recenti dichiarazioni dei commissari Ue su un nuovo pacchetto migranti, si deciderà anche per lo sbarco dei 125 naufraghi a bordo?

In risposta alla domanda è arrivata, prima delle 13, la seguente nota del Viminale:

"La nave tedesca Alan Kurdi ha chiesto di poter sbarcare le persone a bordo e, in considerazione del previsto peggioramento delle condizioni meteo marine, ha inoltre chiesto di ridossarsi nella rada di Arbatax, riparo più vicino alla sua attuale posizione.Contestualmente all’autorizzazione a tali richieste, è stata avviata la procedura europea di ricollocamento dei 133 migranti soccorsi in mare di cui 125 sono ancora presenti a bordo. L'80% dei migranti soccorsi verrà trasferito in altri Paesi europei".

A questo punto, sembra pertanto certo che i 125 migranti a bordo della nave verranno sbarcati in Italia, anche se ancora non è stato stabilito quando.