Il 5 maggio l'Unione Ciclistica Internazionale, l’organo mondiale di governo del ciclismo sportivo, ha pubblicato un nuovo calendario per la data di svolgimento delle corse che finora non si erano disputate nella stagione 2020 a causa della pandemia.

  • 1 Agosto: Strade Bianche (Italy)
  • 5-9 Agosto: Tour de Pologne (Poland)
  • 8 Agosto: Milano-Sanremo (Italy)
  • 12-16 Agosto: Critérium du Dauphiné (France)
  • 16 Agosto: Prudential RideLondon-Surrey Classic (Great Britain)
  • 25 Agosto: Bretagne Classic - Ouest-France (France)
  • 29 Agosto -20 Settembre: Tour de France (France)
  • 7-14 Settembre: Tirreno-Adriatico (Italy)
  • 11 Settembre: Grand Prix Cycliste de Québec (Canada)
  • 13 Settembre: Grand Prix Cycliste de Montréal (Canada)
  • 29 Settembre -3 Ottobre: BinckBank Tour
  • 30 Settembre: La Flèche Wallonne (Belgium)
  • 3-25 Ottobre: Giro d'Italia (Italy)
  • 4 Ottobre: Liège-Bastogne-Liège (Belgium)
  • 10 Ottobre: Amstel Gold Race (the Netherlands)
  • 11 Ottobre: Gent-Wevelgem in Flanders Fields (Belgium)
  • 14 Ottobre: A Travers la Flandre (Belgium)
  • 15-20 Ottobre: Gree - Tour of Guangxi (China)
  • 18 Ottobre: Tour des Flandres (Belgium)
  • 20 Ottobre - 8 November: Vuelta Ciclista a España (Spain)
  • 21 Ottobre: Driedaagse Brugge-De Panne (Belgium)
  • 25 Ottobre: Paris-Roubaix (France)
  • 31 Ottobre: Il Lombardia (Italy)


Come si può vedere, si tratta di un calendario fittissimo che costringerà quadre e corridori a scegliere le gare su cui puntare... e sarà impossibile o quasi vedere uno degli attuali campioni impegnato contemporaneamente al Tour de France e al Giro d'Italia.

Questo il commento di RCS Sport (organizzatore del Giro d'Italia) alla pubblicazione del nuovo calendario: 

“La pubblicazione del calendario da parte dell’UCI è un importante passo in avanti che certamente aiuterà tutte le realtà coinvolte a riprogrammare la stagione. È il frutto di un lungo lavoro che, come mai prima, ha visto il coinvolgimento di istituzioni, organizzazioni, squadre e di chi a diverso titolo ha dato il proprio contributo a questa non semplice scelta. Per salvaguardare l’importante patrimonio delle corse ciclistiche e mantenerle vive si è dovuto fare qualche sacrificio anche considerando il breve arco temporale all’interno del quale si potevano inserire tutte le corse della stagione.Abbiamo fatto una serie di proposte alternative che a nostro giudizio avrebbero limitato alcune sovrapposizioni di calendario. Queste proposte non sono state recepite. Riteniamo comunque questo risultato importante per la ripartenza, soprattutto in questo momento, vista la drammatica situazione sanitaria che sta colpendo tutti i settori della nostra vita.”