Nella trasmissione serale dell'erede naturale di Vespa, Fabio Fazio, il solito debordante Matteo Renzi ha benedetto a suo modo la nascita di una formazione di sinistra che si presenterà alle prossime politiche.

Renzi ha augurato a Grasso un «in bocca al lupo sincero», che nel suo modo di esprimersi equivale ad un «ti venga un accidente e che tu possa levarti dai ... il prima possibile.»

Naturalmente, il Renzi realmente sincero ha poi avuto il sopravvento quando ha aggiunto «da capire se a comandare sarà Grasso o D’Alema, perchè D’Alema questo gioco lo ha già fatto con Prodi, Veltroni, Fassino.»

Comandare! Per il segretario del Pd, la politica ha solo due scopi: comandare e vincere. E per comandare, naturalmente, bisogna prima vincere. E per questo il segretario del Pd ha aggiunto: «Noi siamo molto rispettosi di cosa faranno alla nostra sinistra. Ma la mia opinione è che un elettore di sinistra farà fatica nei collegi a fare un favore con il suo voto a M5S e Berlusconi.»

Siamo al limite del surreale. Dopo aver fatto approvare leggi che la destra berlusconiana in tutti gli anni in cui ha governato non aveva avuto neppure il coraggio di proporre in Parlamento, Renzi sostiene di rappresentare la sinistra e si appella ancora al voto utile.

A questo punto non si capisce se il matto sia lui o se i matti siano coloro che lo stanno ancora ad ascoltare.

Tra questi, i confusissimi sostenitori dell'ormai superato e inutile Giuliano Pisapia, rappresentati da Campo Progressista. A parte le dichiarazioni televisive in cui afferma di sostenere Renzi, il suo movimento non solo incalza il governo sullo Ius Soli, ma partecipa alla manifestazione della Cgil per le pensioni, l'occupazione e lo sviluppo e afferma l'impossibilità di qualsiasi apparentamento con il partito di Alfano, Alleanza Popolare.

Come si può capire, la "supposta" sinistra di Renzi è un cantiere elettorale dove valori e ideali sono stati sostituiti da percentuali e collegi da "vincere".