La Cina ha ammesso che i propri vaccini non sono sufficienti ad immunizzare contro il Covid, come riferito dal South China Morning Post, data la loro scarsa "efficacia" 

In una conferenza stampa tenuta a Chendgu, il capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, Gao Fu, ha dichiarato che il Paese sta esaminando due alternative per "risolvere il problema".

Una possibilità sarebbe quella di intervenire sul dosaggio, abbreviando l'intervallo di somministrazione tra le due dosi oppure aumentarne il numero. L'altra sarebbe quella di mischiare i vaccini che usano diverse tecnologie. 

Una notizia molto importante, anche perché è bene ricordare che la Cina non ha ancora autorizzato l'utilizzo di altri vaccini stranieri, mentre i vaccini cinesi vengono esportati in ben 20 Paesi.

E pensare che anche l'Unione Europea sembrava stesse prendendo in considerazione l'idea di utilizzare anche i vaccini cinesi, in modo da mettere a disposizione degli Stati membri un maggior numero di dosi.

Una notizia che adesso cambierà i programmi dell'UE, con la Cina che inevitabilmente dovrà pensare ad un'alternativa se vuole effettivamente che venga raggiunta l'immunità di gregge.

A giudicare da come stanno andando le vaccinazioni nel mondo e ascoltando alcune notizie, il pensiero va agli ottimisti che credono in una soluzione a breve del contagio e in una "esplosione  dell'economia turistica".  

La realtà, purtroppo è ben lontana dall'essere quella sperata dai vari operatori turistici, che dovrebbe permettere i viaggi e le crociere. Paesi interi, in tutto il mondo, infatti non hanno ricevuto praticamente ancora nessuna dose di vaccino.