In relazione a quanto sta accadendo ad Aleppo, questa mattina, il rappresentante UNICEF in Siria, Hanaa Singer, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Quasi 2 milioni di persone in Aleppo sono, ancora una volta, senza acqua corrente della rete pubblica. Gli intensi attacchi di giovedì notte hanno danneggiato la stazione di pompaggio dell'acqua di Bab al-Nayrab che fornisce acqua a circa 250.000 persone nella parte orientale di Aleppo.

Le violenze stanno impedendo alle squadre di tecnici di raggiungere la stazione per la riparazione . Per ritorsione, la stazione di pompaggio di Suleiman al Halabi, che si trova ad est, è stata disattivata – tagliando l’acqua a 1,5 milioni di persone nella parte occidentale della città.

Privare i bambini dell acqua li mette a rischio di terribili epidemie di malattie trasmesse dall'acqua e si aggiunge alla sofferenza, alla paura e all'orrore che i bambini di Aleppo vivono a ogni giorno.

Nella parte orientale di Aleppo, la popolazione dovrà ricorrere all'acqua attinta dai pozzi e, pertanto, altamente contaminata. Nella parte occidentale, i già esistenti pozzi d'acqua profondi saranno una fonte d'acqua alternativa sicura. L'UNICEF aumenterà  il trasporto dell'acqua di emergenza in tutta la città, ma questa è una soluzione temporanea che non è sostenibile nel lungo periodo.

Per la sopravvivenza dei bambini è fondamentale che tutte le parti in conflitto fermino gli attacchi contro le infrastrutture idriche, diano accesso per valutare e riparare i danni alla stazione di Bab-al- Nayrab, e facciano di nuovo passare l'acqua alla stazione di Suleiman al-Halabi.»