Quante volte in piena estate con l’acqua bella limpida e la corrente lentissima vi siete ritrovati a dover pescare con amini microscopici e terminali impercettibili? Quante ore avete passato con lo sguardo fisso su galleggianti minuscoli per cercare di ingannare questi bellissimi esemplari? Siete alla ricerca di un sistema infallibile per acchiappare l’astuto ciprinide senza troppe difficoltà? 

Bene! Come si suol dire: a pesca estrema, estremi rimedi! Basta indugiare: è ora di cambiare esca! E quale esca migliore di quel minuscolo frutto scuro che cresce a grappoli proprio in riva ai fiumi e che si chiama sambuco? Essì perché forse non lo sapete, ma i cavedani ne sono davvero ghiotti! 

Il nostro consiglio per una sessione di pesca di 3-4 ore, è di utilizzare 20/25 grappoli di sambuco. Ma attenzione ai vestiti! Questa frutta ha il brutto vizio di lasciare delle grosse macchie che sono difficili da togliere! 

Se siete in cerca di maggiori dettagli sull’innesco dell’esca, sulla preparazione della lenza, sullo studio della corrente e la tecnica da utilizzare potete visitare il sito www.guidadelpescatore.com 

Una volta preparato il tutto, state certi che se i cavedani sono a tiro, non si faranno attendere e il divertimento sarà assicurato!