Lo aveva annunciato il quotidiano Repubblica, ma ora la notizia è ufficiale: l'agenzia di stampa ANSA ha infatti ricevuto la conferma della presenza dei nostri militari in Libia direttamente da fonti istituzionali.

I compiti assegnati ai nostri militari - in numero esiguo, alcune decine, appartenenti ai corpi speciali - sarebbero esclusivamente di addestramento, almeno questo è quanto affermano le succitate fonti.

TRIPOLI, MISURATA E BENGASI

E' in queste tre città che i nostri corpi speciali sembra siano stati inviati, e stanno operando sotto ll diretto controllo della Presidenza del Consiglio italiana. Questo grazie alla normativa in vigore, varata lo scorso novembre, che consente - appunto - alla Presidenza del Consiglio di decidere in via autonoma se e dove utilizzare i nostri corpi speciali, nelle missioni all'estero, sotto il diretto comando della nostra intelligence.

I militari italiani sarebbero, dunque, impegnati nell'addestramento e nella formazione dei soldati libici, militari del governo di unità nazionale e delle milizie di Misurata, e sarebbero tra cinquanta e cento unità tra carabinieri, paracadustisti del Col Moschin e incursori dell'aeronautica .

NESSUNA AZIONE DI SMINAMENTO

Il generale Mohamed el Ghasri delle milizie libiche impegnate a Sirte ha smentito categoricamente l'impiego dei nostri corpi speciali per azioni di sminamento.