Le priorità nei programmi d’investimento in tecnologia delle banche italiane | Walter Iasiello

Digitalizzazione di processi e documenti, pagamenti innovativi e in mobilità, integrazione tra i canali e nuove forme di interazione con il cliente. Sono queste le priorità nei programmi d’investimento in tecnologia delle banche italiane che continuano a puntare sull’innovazione e sull’Ict (Information and communication technology). Infatti, l’attenzione delle banche per l’innovazione trova conferma anche nelle previsioni di spesa formulate dagli istituti di credito.

Per oltre il 90% delle realtà analizzate il budget ICT per il 2017 risulta essere in aumento o stabile rispetto a quello del 2016.

A scattare la fotografia delle priorità delle banche italiane sul fronte della spesa in tecnologia è la tredicesima edizione del rapporto sulle tendenze del mercato Ict per il settore bancario messo a punto da ABI Lab, il centro di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall’ABI.
Secondo l’indagine di ABI Lab, ai primi tre posti della “top ten” delle priorità d’investimento Ict del settore per il 2017 troviamo: le iniziative di mobile e digital payment (70%), di dematerializzazione di processi e documenti (70%) e i progetti di potenziamento delle infrastrutture tecnologiche (67%). Seguono la gestione del rischio cyber (63%) e la più forte integrazione dei canali (56%); le iniziative di data governace e Data Quality (52%); il potenziamento dei canali remoti (internet e mobile banking in particolare) con attenzione agli aspetti di sicurezza (48%) e l’automazione dei processi (41%).