Un pezzo avanti, sì... ma che possa dirsi completata no. In un'intervista a Il Fatto, il sindacalista Antonio di Franco, appartenente a Fillea CGIL, indica alcuni tratti che devono essere terminati ed altri che devono essere messi in sicurezza: lo svincolo Morano-Castrovillari-Sibari, il tratto Cosenza-Altilia, quello Pizzo-Sant'Onofrio, senza citare rotatorie e molti altri svincoli.

A questo elenco si dovrebbero poi aggiungere dei lotti sotto sequestro ed altri che dal piano di ammodernamento sono scomparsi per ricomparire invece in un piano di manutenzione da oltre 1 miliardo di euro, già interamente finanziato, per la realizzazione di interventi su un tratto di 58 km tra Cosenza e Vibo. Lavori che, pare, non siano però ancora stati appaltati.

Si sta parlando della ormai mitica Salerno Reggio Calabria, l'autostrada che dopo oltre 50 anni di lavori, il 22 dicembre 2016 è stata proclamata terminata dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio tanto che, insieme al Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, ha deciso di percorrerne tutto il tracciato con tanto di giornalisti al seguito.

Per Delrio la Salerno Reggio Calabria, adesso, ha tutte le caratteristiche di un'autostrada, con tratti da quattro e sei corsie, ed è interamente percorribile per tutto il suo tragitto. Forse, non è ancora interamente agibile in tutti i punti di ingresso e uscita... ma, nella situazione attuale del paese, queste considerazioni sono come cercare il modo di spaccare il capello.

Fidiamoci del ministro. In ogni caso, mal che vada, la Salerno Reggio Calabria non potrà essere in condizioni peggiori rispetto a quelle in cui si trovava qualche anno fa.