Ulteriore precisazione di Save the Children, in relazione alla perquisizione sulla sua nave Vos Hestia effettuata su mandato della Procura di Trapani.

Nella nota diffusa martedì, Save the Children ribadisce che in merito alle notizie relative al possibile coinvolgimento dell'Organizzazione nell’ambito dell’indagine sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina condotta dalla Procura di Trapani, l'Ong, anche a seguito di un colloquio con il sostituto procuratore incaricato dell’inchiesta, non è indagata ed è del tutto estranea alle presunte condotte illecite attualmente oggetto dell’indagine.

«Abbiamo ricevuto ulteriori rassicurazioni dalla stessa Procura in merito alla nostra posizione sul fatto che le perquisizioni avvenute ieri sulla Vos Hestia non siano collegate ad alcuna accusa mossa contro Save the Children. Confidiamo per tanto che la magistratura, nella quale l’Organizzazione ha piena fiducia, faccia immediata chiarezza sull’intera vicenda e abbiamo ribadito la nostra piena collaborazione alle autorità.»

Quanto sopra riportato è la dichiarazione di Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children, che ha poi aggiunto: «Abbiamo sempre lavorato solo ed unicamente per salvare vite umane, supplendo all’inadeguatezza di politiche in grado di assicurare vie legali e sicure per l’Europa a chi fugge da violenza, guerra e povertà e diventando nostro malgrado il capro espiatorio di illazioni ed accuse strumentali. È stata proprio l’assenza di queste politiche europee a mettere migliaia di vite in mano ai trafficanti.

Save the Children con la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo ha salvato oltre 1500 bambini, da morte certa.»