COSI' LONTANO, COSI' VICINO è un progetto vincitore del bando MigrArti 2017 del MiBACT e nasce dal desiderio di approfondire e di raccontare l'odissea di bambini, donne e uomini, attraverso l'esperienza di chi è coinvolto in prima persona.

Il progetto è curato dell'associazione culturale NOT EQUAL ed è realizzato in collaborazione con il Public Engagement del MAXXI, l'associazione di promozione sociale BARIKAMA e la produzione cinematografica L'AGE D'OR.

Così descrive il progetto Giuseppe Cacace, responsabile della sua realizzazione: «A prescindere dal luogo di provenienza, il viaggio dei migranti segna una netta separazione tra il prima e il dopo: tra la vita, gli affetti lasciati alle spalle e la ricerca di una nuova casa, tra ciò che troveranno, e ciò che sperano di trovare, tra storia personale e storia di tanti. Per molti di noi, che osserviamo passivamente le immagini delle lunghe carovane in fuga o gli sbarchi sulle coste del nostro paese, è difficile comprendere la scelta del viaggio anche costo della vita. E' proprio dal desiderio di approfondire le ragioni di questa scelta che nasce Così lontano, così vicino.»

Il racconto di queste esperienze è suddiviso, tra Marino (RM) e Roma, in 4 giornate di proiezioni con ingresso gratuito. Il primo appuntamento è stato giovedì 22 giugno. I prossimi appuntamenti sono nei giorni a venire, venerdì, sabato e domenica.

 

VENERDI' 23 GIUGNO
Marino, Sala Lepanto | in collaborazione con Senza Frontiere Onlus e Circolo del cinema Mark Film

19.00
SEEN THROUGH THE EYES OF CHILDREN | Anna Maria Mouradian | Canada | 2016 | 2’58’’
La guerra in Siria vista dagli occhi dei bambini.
HASSAN IN WONDERLAND di Ali Kareem Obaid | Iran | 2015 | 8'28''
Quando i bambini si abituano alla violenza, anche i loro giochi possono diventare violenti.
WARDE'
Qutaïba Barhamji | Francia | 2016 | 17’19’’
Amine vive con la madre e la sorellina in un paese in guerra. Un giorno trova un messaggio legato ad un piccione viaggiatore.
AHLEM | Alessandra Pescetta | Italia | 2015 | 19'
Sulle pendici dell'Etna Ahlem e Victoria, amiche con origini diverse, condividono il desiderio di costruirsi un futuro in Italia.

19.50
#MYESCAPE | Elke Sasse | Germania | 2016 | 90'
Per chi fugge dall'Afghanistan, dalla Siria, dall' Eritrea lo smartphone è uno strumento essenziale per organizzare la fuga, per coordinarsi con i compagni di viaggio, per mantenere i contatti con chi rimane. Ma anche per documentare le proprie esperienze, per testimoniare gli istanti più difficili, per ricordare: le bombe che colpiscono le strade, le case ridotte in macerie, la fuga attraverso la frontiera, a piedi, in barca, in treno e l'arrivo in terra straniera.

 

SABATO 24 GIUGNO
Roma, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo

GALLERIA 2
16.00
Narrazioni intorno all'opera video FREEDOM OF MOVEMENT di Nina Fischer & Maroan el Sani
in collaborazione con MAXXI Public Engagement, Civico Zero, Liberi Nantes.

PIAZZA
17.00
Performance itineranti: musica, danza, letture e testimonianze in collaborazione con Carlos Paz, Danze Meticce, Ashai Lombardo Arop, Wild Up Crew, Alice Bellagamba, Pilar Fogliati, Giovanni Anzaldo. Storyteller: Pino Calabrese.

AUDITORIUM
19.00
SEEN THROUGH THE EYES OF CHILDREN | Anna Maria Mouradian | Canada | 2016 | 2’58’’
La guerra in Siria vista dagli occhi dei bambini.
HASSAN IN WONDERLAND di Ali Kareem Obaid | Iran | 2015 | 8'28''
Quando i bambini si abituano alla violenza, anche i loro giochi possono diventare violenti.
WARDE' | Qutaïba Barhamji | Francia | 2016 | 17’19’’
Amine vive con la madre e la sorellina in un paese in guerra. Un giorno trova un messaggio legato ad un piccione viaggiatore.

19.30
POLVERE DI KABUL | Morteza Khaleghi | Italia | 2012 | 13'
Un breve documento, realizzato dal vivo con un telefonino, ritrae la drammatica quotidianità di alcuni ragazzi afghani in transito in Grecia. a seguire incontro con l'autore

19.50
BREAK THE SIEGE | Giulia Giorgi | Italia | 2015 | 23'
Musica e danza come forma di resistenza e mezzo di pace: girato durante il progetto internazionale "Hip Hop Smash the Wall" tenutosi a Ramallah nel settembre 2014, il documentario racconta l'incontro di artisti della cultura hip hop italiana (tra gli altri Coez, Kento, Lucci e Prisma) e palestinese. a seguire incontro con l'autrice

20.20
in collaborazione con Invisibile Film
PORTAMI VIA | Marta Santamato Cosentino | Italia | 2016 | 60'
La metamorfosi nella vita di Jamal e della sua famiglia: dalle torture nelle carceri di Assad fino ad un nuovo inizio, a Torino. Un ponte di sogni, paure e aspettative affrontato in sicurezza grazie ai corridoi umanitari. Un’odissea familiare che raccoglie in sè i risvolti personali della crisi siriana, le difficoltà della condizione di profugo in Libano e l’inquietudine fra l’attaccamento alle proprie tradizioni e la scommessa di un futuro in Europa. a seguire incontro con l'autrice e con Loris De Filippi, Presidente di Medici Senza Frontiere Italia

21.35
in collaborazione con Archivio Memorie Migranti
SOLTANTO IL MARE | Dagmawi Yimer, Giulio Cederna, Fabrizio Barraco | Italia | 2010 | 50'
Girato a Lampedusa nel corso del 2010, periodo nel quale l’isola aveva smesso di fare notizia, e completato all’inizio del 2011, quando i nuovi sbarchi l’hanno riportata su tutti i media, il film propone lo sguardo incrociato di due realtà che a Lampedusa raramente dialogano tra loro: quella di un migrante, in questo caso Dagmawi Yimer, sbarcato da clandestino sulle coste dell’isola nel 2006, e quella dei lampedusani. Soltanto il Mare vuole essere innanzitutto un omaggio a Lampedusa da parte di chi, come Dagmawi, all’isola deve la sua stessa vita.
a seguire incontro con gli autori

 

DOMENICA 25 GIUGNO
Roma, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo

PIAZZA

17.00
ISMAILA MBAYE in concerto con "AMOUL SOLO", un progetto culturale che vuole mettere in risalto i suoni, il linguaggio del corpo, i colori, i costumi, attraverso recitazione, musiche e danze tradizionali che trascinano il pubblico verso una magia e un’emozione irripetibili. In una dimensione più europea, Ismaila Mbaye ha unito alle radici più profonde della cultura africana i nuovi elementi provenienti dalle più recenti produzioni artistiche africane in genere, contaminando il tutto con incursioni sonore occidentali. La bellezza spirituale della danza, la delicatezza dei pezzi recitati, accompagnata dal potere seduttivo degli strumenti africani usati (djembe, tama, doum doum, balafon, kora), trasformano le loro performance in uno scintillante spettacolo di World Music, folklore, ballo togliendo ogni limite alla profondità dei sentimenti.

AUDITORIUM

18.30
CRISIS di Ali Kareem Obaid | Iran | 2015 | 10''
Da quando ha perso la moglie per l'esplosione di un'auto-bomba, Asaad ha deciso di vivere recluso in casa per proteggere Fadi, il suo unico figlio. Ma Fadi vorrebbe uscire e andare a scuola con i suoi amici.
REFUGEE BLUES | Stephan Bookas, Tristan Daws | Francia | 2016 | 6’10’’
Una poesia-documentario sulla dura realtà del campo di Calais.
NAMNALA | Nacho Solanas | Spagna | 2014 | 14’37’’
Jose e un vecchietto che ripara elettrodomestici. Un giorno riceve la visita di un misterioso cliente.
UN LUGAR di Ivan Fernandez de Cordoba | Spagna | 2016 | 12’
Un immigrato arabo dovrà superare i pregiudizi di una famiglia europea.
LURNA | Nani Matos | Spagna | 2016 | 15’
La storia di una giovane donna africana che so¬gna di avere una vita migliore.

19.30
AHLEM | Alessandra Pescetta | Italia | 2015 | 19'
Sulle pendici dell'Etna Ahlem e Victoria, amiche con origini diverse, condividono il desiderio di costruirsi un futuro in Italia. a seguire incontro con l'autrice

19.50
MISSION | Enrico Ventrice | Italia | 2016 | 17'10''
Una missione di salvataggio migranti al largo delle coste libiche raccontata attraverso il lavoro di Hagos, mediatore culturale. a seguire incontro con l'autore

20.25
in collaborazione con Movimento Film
REDEMPTION SONG di Cristina Mantis | Italia | 2015' | 71'
Cissoko è un profugo di guerra che arriva in Italia provando in prima persona l’estrema precarietà di coloro che fuggono verso l’Europa con il miraggio di una vita migliore. La voglia di contribuire al risveglio della sua gente lo spinge a filmare con una piccola telecamera i risvolti poco allettanti di un mondo occidentale in crisi dove spesso le condizioni dei suoi fratelli sono drammaticamente vicine alla schiavitù. Il suo ritorno in Africa, in Guinea, per proiettare le immagini nelle scuole e nei villaggi, sarà un costante invito alla cessazione dei conflitti interni e all’affrancamento di se stessi e della propria terra. a seguire incontro con l'autrice

a seguire
incontro con i ragazzi di BARIKAMA