Il 5 maggio si è celebrata la Giornata contro la pedofilia, un fenomeno sempre più evidente nella nostra società.
Il rapporto presentato verso la fine dello scorso anno da Terre des Hommes in occasione della Giornata mondiale delle Bambine diceva che in Italia oltre 5.000 bambini all'anno subiscono abusi da parte di adulti pedofili.

Si riscontrava un aumento vertiginoso del fenomeno della pedopornografia minorile nei cinque anni precedenti pari al 543%. Stando alle segnalazione presso le strutture di ascolto, nella grande maggior parte dei casi (oltre il 75%): la vittima conosce il suo carnefice e nell'81 per cento dei casi presi in esame (5.080) le vittime erano bambine e ragazze. Inoltre è preoccupante l'aumento (+148%) dei casi di atti sessuali con minori di 14 anni.
A questa casistica Terre des Hommes affiancava anche la violenza verso minori migranti, "pane quotidiano delle giovani migranti in fuga da conflitti, dittature e miseria".

Da tempo in Italia si è affrontato il fenomeno con leggi e normative. Anche in Lombardia abbiamo la figura del Garante per l'infanzia e l'adolescenza, che è un'autorità indipendente in esecuzione della Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo e della Convenzione europea sull'esercizio dei diritti del fanciullo. Una figura operativa a tutti gli effetti solo dal 2015. Serve però un cambiamento culturale capace accompagnare i minori in una corretta crescita della personalità.