L'uccisione in Trentino dell'orsa KJ2, ha riaperto una ferita ancora recente, poiché non è la prima volta che in Trentino si uccide un orsa: era successo con Daniza, assassinata nonostante fosse una mamma con cuccioli da proteggere, è successo recentemente con Kj2, nonostante non fossero state chiarite le circostanze in cui aveva attaccato una persona.

Ma la cosa più grave è lo sconvolgente piano in cui la regione Trentino ha chiesto al governo italiano il via libera per la gestione del lupo. Ad esser precisi,  non è proprio la regione Trentino responsabile dell'iniziativa, ma la provincia autonoma di Trento che, per conto della regione, è incaricata - insieme alla provincia di Bolzano - di occuparsi di ambiente, natura e territorio. 

Ecco l'ultima "trovata" degli ambientalisti trentini per "aiutare" gli allevatori che devono combattere i lupi, riassunta nella dichiarazione dell'assessore Michele Dallapiccola: «L’Amministrazione provinciale comprende bene il disagio manifestato dagli allevatori in relazione al ritorno naturale del lupo su tutte le Alpi e, negli ultimi anni, anche in Trentino.

Per questo motivo ha da tempo adottato gli opportuni provvedimenti per la gestione, il controllo ed il contenimento della specie e, per quanto possibile, dei danni dallo stesso provocati.

Ciò naturalmente in base agli strumenti giuridici e legislativi, nazionali ed europei, di cui la Provincia può disporre ad oggi, al di fuori dei quali vi sono solo proclami e proposte di natura demagogica.»

Naturalmente, per le istituzioni trentine le normative attuali sono troppo restrittive, quindi l'assessore Dallapiccola ha pensato bene di rivolgersi al Commissario all’ambiente Karmenu Vella di Bruxelels e al ministro dell'Ambiente Galletti per ottenere la possibilità di derogare al regime di protezione del lupo, procedendo ad abbattimenti selettivi dei lupi. 

D'altronde le comptenze dell'assessore Dallapiccola sono agricoltura, foreste, turismo e promozione, "caccia e pesca". Pertanto, perché meravigliarsi?