Un interessante studio effettuato dal National Institute of Diabets, Digestive and Kidney Diseases degli Stati Uniti ha fatto il punto sulla sempre più frequente situazione di intolleranza al lattosio che anche in Italia sta vedendo un aumento del numero di persone interessate.

Anzitutto va chiarito come l'intolleranza al lattosio è una condizione in cui le persone manifestano sintomi digestivi come gonfiore, diarrea, meteorismo, soltanto dopo aver mangiato o bevuto latte e derivati.

Il lattosio, primo responsabile di tutti questi fenomeni, altro non è che uno zucchero che si trova nel latte e nei prodotti lattiero-caseari (nella quantità media di 5 g/100 g di prodotto finito).
Purtroppo spesso le industrie alimentari aggiungono latte e derivati agli alimenti confezionati, surgelati o precotti, aumentando quindi la quantità di lattosio che assumiamo attraverso l'alimentazione.
Per questo è sempre consigliabile per tutti gli intolleranti al lattosio controllare con attenzione l'etichetta degli alimenti che stanno per acquistare.

Per mitigare il problema va detto che questo tipo di intolleranza non presenta sintomi laddove le quantità di lattosio sono molto basse.

Per arrivare ad avere una diagnosi sicura e esente da dubbi è bene rivolgersi al proprio medico che predisporrà gli approfondimenti basandosi sia sulla storia genetica della persona che acquisendo dati anche attraverso specifici test diagnostici.

A volte è sufficiente ridurre la quota di lattosio assunta con l'alimentazione, altre volte, almeno per un periodo di tempo limitato, è possibile dover evitare completamente di assumere lattosio per poi recuperare la tolleranza nel tempo a seguito di una dieta di rotazione che reintroduca lo zucchero a dosi predeterminate e modiche.

La ricerca condotta ha evidenziato come adulti o adolescenti intolleranti al lattosio potrebbero sopportare una quantità giornaliera di 12 grammi di lattosio in una sola volta senza manifestare sintomi o eventualmente sintomi lievi. Tale quantità è contenuta in una tazza di latte di circa 200 grammi.

Eliminare o ridurre il lattosio deve sempre porre il dubbio che questo possa causare carenze nutrizionali ad esempio in relazione al calcio e alla vitamina D.
Nel caso è bene attuare le opportune soluzioni rivolgendosi in erboristeria e chiedendo di integratori naturali a base di questi due componenti essenziali per il nostro organismo.

Qualora sia conclamata la diagnosi di intolleranza è necessario essere sotto controllo di un medico esperto in Fitoterapia.

 

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