Banca d'Italia ha pubblicato il secondo rapporto sulla stabilità finanziaria per il 2016. Questi i giudizi riassunti in breve, partendo dalle buone notizie.

- Il miglioramento del mercato immobiliare attenua i rischi per le banche.
- Si riduce la vulnerabilità finanziaria delle famiglie e della imprese.
- Migliora la qualità del credito bancario e si mantengono elevate le riserve di liquidità.
- Il patrimonio continua ad aumentare anche se la redditività si riduce e si riflette sui corsi azionari.
- Si attenuano le tensioni finanziarie dei fondi immobiliari

Adesso le notizie meno buone.

- I rischi legati alla crescita mondiale rimangono elevati.
- Le tensioni sui mercati finanziari sono in aumento, contenute dall’azione dell’Eurosistema.
- Il ciclo macrofinanziario dell’Italia è debole.
- Le banche restano esposte a shock sui mercati e sulla crescita.
- Si riducono le attese sugli utili delle compagnie di assicurazione. 

Ma è la situazione politica internazionale e interna a preoccupare la nostra banca centrale.

"Dopo le elezioni negli Stati Uniti i rendimenti obbligazionari sono aumentati in tutte le economie avanzate; lo spread sui titoli pubblici italiani è salito.

Le prospettive di una crescita ancora modesta in Europa e l’incertezza legata agli sviluppi politici nei principali paesi avanzati potrebbero alimentare forti variazioni dei corsi delle attività finanziarie nei prossimi mesi.

Gli indicatori di mercato registrano un aumento della volatilità attesa sulle azioni italiane nella prima settimana di dicembre, in corrispondenza con il referendum sulla riforma costituzionale."

In conseguenza di ciò, almeno per il momento, Banca d'Italia si è comunque astenuta dall'indicare di votare Sì al referendum del 4 dicembre.