Forse la lettera era già stata preparata, chissà... Per questo la risposta di Madrid alla richiesta di dialogo di Puigdemont è arrivata in pochissimo tempo. Così di nuovo la palla nella partita a tennis tra Madrid e Barcellona è di nmuovo nel campo del capoluogo catalano.

Che cosa chiede stavolta Rajoy? Niente di diverso da quello che aveva chiesta la scorsa settimana: sapere se la Catalogna si sia o meno dichiarata indipendente. E stavolta lo vuole sapere entro giovedì!

A commentare la lettera di Puigdemont è stata il vice primo ministro Soraya Sáenz de Santamaría che ha detto di esser dispiaciuta dell'ambiguità della risposta: "non era molto difficile dire sì o no, non era complicato. Prolungare questa situazione favorisce solo i radicali."

Sáenz de Santamaría ha detto di augurarsi che nella prossima risposta vi sia la chiarezza necessaria. Per quanto riguarda il dialogo, invece, la richiesta di Puigdemont non è risultata credibile, riferendosi al fatto che lui ha negato il dialogo con la sua opposizione in Parlamento, criticando anche le modalità con cui si è svolto il referendum e la procedura con cui è stato convalidato.

Nel caso in cui Puigdemont continui a non chiarire se sia stata o meno dichiarata l'indipendenza sarà applicato l'articolo 155 della Costituzione che sia Rajoy che Sáenz de Santamaría hanno ricordato che non implica la sospensione dell'autonomia catalana, ma "il ripristino della legalità nell'autonomia".

Adesso tocca di nuovo a Puigdemont rispondere.