"Capito come cambiano idea sui migranti, quando se li ritrovano nella loro località VIP, Pd, buonisti milionari e radical-chic??? IPOCRITI!"

Non lo avete riconosciuto? Ma è uno dei tanti post di Matteo Salvini. Se l'attività di un politico dovesse esser misurata in base alla presenza nei social network, il segretario della Lega lombarda non avrebbe concorrenti… e non solo in Italia.

Ma al di là di questo, il post di  Salvini merita una particolare attenzione perché mette in evidenza l'ipocrisia di  certi politici e di certa politica, riprendendo una notizia pubblicata sul Corriere della  Sera relativa alla protesta del sindaco PD di Capalbio, Luigi Bellumori, dopo essere stato informato dalla prefettura di Grosseto che il suo  Comune dovrà ospitare nelle prossime settimane una cinquantina di migranti.

Intervistato sull'argomento, Luigi Bellumori ha messo il dito nella piaga costituita, per lui, non tanto dall'accoglienza in sé, ma soprattutto dal luogo indicato per tale accoglienza. In pratica, come ha sottolineato scandendo le sillabe, quelle so' vil-le  che si trovano nel  centro storico! E proprio là dovevano metterli?

Così la prossima settimana, alla vigilia del premio Capalbio, andrà in scena  la protesta di turisti e residenti con il supporto dell'amministrazione comunale… di sinistra.

Ed è proprio questa la nota stonata. Ma chi è di sinistra non dovrebbe mettere al primo posto la solidarietà senza se e senza ma? Ma forse dipende di quale sinistra stiamo parlando. Quella operaia non esiste più ed è un fatto, anche a causa di un elemento contingente: la  mancanza di siti produttivi. Quella rimasta è solo la sinistra cosiddetta radical chic, dove principi e buone intenzioni sono saldamente ancorati alla teoria, senza mai aver neppur tentato di salpare verso i lidi della pratica.

Quindi, è più logico immaginarsi il sindaco Bellumori fare il piacione, sfoggiando sempre lo stesso identico sorriso, con Marco Tardelli e con la miss di turno, sponsorizzando  libri, sagre e  grigliate, naturalmente tutte a carattere culturale, piuttosto che con la tuta blu e la faccia unta di grasso.

Quella di Capalbio è la sinistra di oggi che ha trovato la sua perfetta rappresentazione, se non addirittura la sua sublimazione nel Partito Democratico in  versione Matteo Renzi. Quindi, di cosa dovremmo stupirci? E allora, compagni, prepariamoci a protestare: LOTTA DURA, SENZA PAURA! I migranti sono dietro l'angolo.

Non bisogna neppure dimenticare i suggerimenti di uno che della sinistra radical chic che frequenta Capalbio è tra i più degni rappresentanti. Sto parlando di Enrico Testa, detto Chicco, che, sempre sul Corriere,  ha sentenziato che i migranti non possono venire a  Capalbio a bighellonare. Invece, nel caso  venissero a lavorare… forse…


Non è  ben chiaro che cosa voglia fargli fare. Al momento, nel grossetano piantagioni di cotone non ne esistono, però   Enrico Testa, detto Chicco,  ha suggerito, citando il dissesto idrogeologico, di impiegare i migranti per migliorare i punti critici che probabilmente esistono anche a Capalbio. Che cosa significhi non è chiaro… probabilmente avrà pensato di usarli come diga. L'impiego sarebbe così assicurato e sarebbero pure occupati anche per 24 ore al giorno… senza neppure aver bisogno di un alloggio in centro!