Ad un cinese di 31 anni che viaggiava per diporto in Germania, e di cui non sono state rese note le generalità, mentre si trovava a Stoccarda è stato rubato il portafoglio.

Il cinese, pensando di denunciare il furto ha compilato, purtroppo per lui, un modulo per la richiesta di asilo. D'altra parte il tedesco non lo conosceva! Risultato? Gli è stato sequestarto il passaporto, gli sono state prese le impronte digitali, ha passato una visita medica di controllo e, alla fine, è stato alloggiato in centro per migranti.

Chissà che cosa deve aver pensato all'inizio il povero cinese sui metodi alquanto bislacchi che i tedeschi hanno nei confronti di chi denunci un furto. Però, col passare dei giorni, la curiosità si è trasformata in depressione e questo ha attirato l'attenzione di un funzionario della Croce Rossa, Christoph Schluetermann, che segue le problematiche dei richiedenti asilo e che ha cercato di capire come aiutare il cinese.

Utilizzando un'app, messa a disposizione da un ristoratore del luogo, lo sfortunato cinese è riuscito a far capire che lui non aveva alcuna intenzione di richiedere asilo e così dopo aver trascorso 12 giorni nel centro di "accoglienza", poiché anche la Germania ha i suoi tempi burocratici, ha potuto riprendere il suo viaggio.