L’Ape sociale darà la precedenza a chi è più anziano: sarà infatti il criterio anagrafico e determinare la graduatoria degli aventi diritto a questa pensione anticipata senza costi per il lavoratore. Sul portale dell’Inps, a partire dal prossimo lunedì, sarà possibile non solo calcolare la pensione maturata fino al momento nel quale si intende uscire volontariamente dal lavoro, ma anche il costo della rata a seconda del periodo di anticipo rispetto all'età di vecchiaia che si chiede.
Al momento sono disponibili, per il 2017, 300 milioni per coloro che hanno 63 anni di età e sono in condizioni di disagio, mentre altri 360 sono stanziati per i precoci, ovvero coloro che hanno cominciato a lavorare prima dei 19 anni di età e ne hanno 41 di contributi. L'Ape sociale può essere chiesta da coloro che hanno almeno 63 anni di età e non distano più di tre anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia (quindi sono nati prima del 1° maggio 1954), che siano disoccupati licenziati che abbiano esaurito gli ammortizzatori da almeno tre mesi o persone con un'invalidità di almeno il 74% o persone che svolgono da almeno sei anni un'attività gravosa. Per poter entrare in graduatoria sono necessari 30 anni di contributi (almeno 36 per chi la chiede a causa dell'attività faticosa).