E' uscito il 3 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell'Udito, il manuale "Non sei sordo" messo a punto da tre Audioprotesisti di buona volontà per rispondere alle domande maggiormente ricorrenti fra quelle che arrivano da parte dei pazienti/clienti alle prese con problemi d'udito. Domanda spontanea: "Non sei sordo" è un libro che mira a vendere apparecchi acustici? Risposta: non lo è. E il motivo è semplice, perché è rivolto a due categorie di persone, ed esclusivamente a queste. La prima raggruppa i soggetti con problemi d'udito che indossano già apparecchi acustici, e sono però ansiosi di trovare risposte adeguate alle situazioni che li coinvolgono giorno per giorno (ma non hanno bisogno di apparecchi acustici perché li hanno già). La seconda categoria cui "Non sei sordo" si rivolge è quella delle persone che, una volta preso atto che non ci sentono bene, decidono con convinzione di trovare al più presto una soluzione al loro problema.

Non c'è peggior sordo... Ci sarebbe poi una terza categoria, ma è appunto quella che gli Autori del libro, e gli Audioprotesisti tutti, hanno il terrore d'incontrare sul proprio cammino: quelli che sanno bene di non sentirci ma non vogliono sentirci di proposito perché a loro sta bene così. Vengono trascinati dai parenti ad acquistare gli apparecchi, salvo poi nasconderli in un cassetto perché a loro parere "non funzionano". E' la situazione descritta da Luigi Gallone, uno dei tre Autori: «Sai di aver un leggero calo d'udito, ti accorgi che non senti qualche suono. A essere onesto sai che ci sono momenti in cui hai difficoltà a capire tutte le parole, ma non ritieni di stare così male da dover affrontare la spesa, ma soprattutto la vergogna, di portare gli apparecchi acustici.»

Di cosa parla " Non sei sordo "? Di un gran numero di problemi connessi alla perdita uditiva, uno dei quali potrebbe essere, giusto per fare un esempio, l'insorgere di Acufeni, un problema che interessa almeno il 10% della popolazione, in Italia e nel mondo.

Ma è solo un esempio. L'idea di fondo è di sfatare la convinzione, purtroppo anche oggi comunemente ritenuta vera, che essere sordo significhi essere rimbambito, decrepito, fuori dal mondo, con le idee confuse, inebetito. "Non sei sordo", quindi, come contrasto con chi pensa sbagliato sulla sordità. L'ipoacusia, purtroppo sempre più frequente in un mondo troppo rumoroso, è una condizione da affrontare senza esitazione, rifuggendo dal luogo comune secondo cui se non ci senti perfettamente sei scemo, cioè non capisci proprio.

Devo leggere per forza tutto il libro...? Non è necessario. E' il bello dei manuali pratici, concreti. Trattandosi di un manuale per non addetti ai lavori, quindi per gente comune, ognuno può scegliere il capitolo o la pagina che più gli interessa, e consultare il resto quando ne avrà voglia o insorgerà un problema specifico cui trovare risposta. Mi dice a questo proposito Francesco Pontoni, uno dei tre autori: «Il nostro manuale è estremamente pratico, per cui si può consultare in base alle proprie esigenze.» Per esempio? Per esempio, vuoi sapere da chi acquistare gli apparecchi acustici? Consulta "Non sei sordo" alla voce "Dove acquistare" e avrai una traccia sicura da seguire per orientarti correttamente.

E se soffro di Acufeni? Già, è il problema che mi sono posto subito, io che ne soffro, e mi sono subito fiondato a leggere il capitolo "Acufeni. Sento un fischio nell'orecchio...", trovandovi subito un elenco dei possibili aiuti attualmente disponibili. Scrive Matteo Pontoni, autore del capitolo sugli acufeni: «Il mio intento è di abbandonare l’approccio scientifico e anatomico, per offrirti informazioni più utili e concrete, che ti facciano capire il ragionamento che sta dietro all’affermazione: “è un problema che si può risolvere”.» E per spiegare di cosa stiamo parlando quando ci riferiamo agli acufeni aggiunge: «In modo forse un po’ semplicistico, si può dire che chi soffre di problemi d’udito non sente alcuni suoni ma l’area uditiva del cervello rimane attiva, e questa di fatto si trova spesso in una situazione di silenzio, di assenza di suoni da elaborare tranne che per l’unico suono presente in modo costante che è l’acufene.»

La videointervista Per farmi spiegare bene da dove nasce "Non sei sordo" ho realizzato con i tre Autori un'intervista e ho posto loro le domande che seguono.

1. Qual è il pubblico per questo libro. A chi avete pensato quando lo avete progettato e mentre lo scrivevate? 2. Il titolo “Non sei sordo” è molto bene augurante, ma non rischia di essere un po' frainteso? Cioè, uno che non ci sente potrebbe sentirsi preso in giro... 3. Se capisco bene il senso della vostra fatica si potrebbe dire che questo libro vuole essere un primo aiuto per chi si trova a dover fare i conti con un problema d'udito. E' così? E quali aiuto può ricavarne, in concreto? 4. Il vostro libro è pieno di racconti e aneddoti che nascono dal continuo contatto con il pubblico. Ce n'è qualcuno che possiamo riprendere qui, giusto per far capire che non è un libro barboso destinato soltanto agli addetti ai lavori? 5. Quali sono le caratteristiche che fanno di questo libro un manuale unico di consultazione? E come si colloca nel panorama delle opere di questo tipo, sempre che ne esistano? 6. Per concludere: ho problemi d'udito, penso di aver bisogno di apparecchi acustici ma non so cosa e come fare e a chi rivolgermi. Cosa trovo in questo libro che mi possa guidare nella ricerca di una soluzione adeguata? Detto in parole povere: perché dovrei leggere questo libro?

Nel video qui sotto trovi le risposte, e perché ti conviene leggere il libro e averlo a disposizione per consultarlo.

P.S. - Per assicurarti la tua copia del libro " Non sei sordo ", visita la pagina che spiega come ricevere il libro cartaceo