Rispetto a quanto ipotizzato ieri, adesso arriva la conferma ufficiale in un'intervista esclusiva all'agenzia di Stampa Reuters, dove Donald Trump ha affermato di non escludere un conflitto con la Corea del Nord. La causa, il programma nucleare e missilistico portato avanti da Pyongyang.

Naturalmente, Trump preferirebbe una soluzione diplomatica, ma "major, major conflict with North Korea [is] possible", affermando che la via diplomatica è difficile. Il prossimo passo della crisi, più che della soluzione della crisi, sarà quello di intraprendere sanzioni economiche.

Ma Trump non ha neppure dimenticato di far riferimento ai costi economici sostenuti dagli USA nella sua azione di contrasto alla Corea del Nord. Così, dopo aver iniziato l'installazione del sistema antimissile THAAD, Trump ha affermato che Seul dovrà per questo pagare agli USA almeno 1 miliardo di dollari oltre al fatto che con la Corea del Sud dovranno essere rinegoziati gli accordi a causa della differenza dei conti che vedono gli Stati Uniti fortemente in rosso rispetto agli scambi commerciali.

Ritornando poi ad una possibile soluzione militare della crisi, Trump ha auspicato che Kim Jong Un sia razionale (!!!) nelle sue scelte, poiché uno scontro avrebbe gravi conseguenze per la Corea, per il Giappone e per gli Stati Uniti ("Any direct U.S. military action would run the risk of massive North Korean retaliation and huge casualties in Japan and South Korea and among U.S. forces in both countries").