Pistoia deve avere qualcosa di particolare. Non è dato sapere  che cosa possa essere, ma qualcosa deve pur essere. Infatti, considerando che l'Italia non è  poi  così grande,  ma che la popolazione è abbastanza equamente distribuita su tutto il suo territorio, com'è possibile che due dei più bravi vignettisti italiani attualmente in attività, Vauro Senesi e Riccardo Mannelli, siano nati proprio in quella città?

Non potendo risolvere il mistero, accontentiamoci di parlare dell'attualità che ha tirato in ballo, stavolta, Riccardo Mannelli  a causa di una sua vignetta pubblicata in prima pagina su Il Fatto Quotidiano e che aveva come soggetto nientepopodimenoche… Maria Elena Boschi, la ministra delle riforme.

Nel disegno, una Boschi in gonnella è immortalata mentre tenendo in mano un microfono arringa un'immaginaria platea, probabilmente elencando i numerosissimi benefici della riforma costituzionale da lei promossa e di cui sarebbe felice anche di parlarne nel merito, ma che non le è consentito a causa della  mancanza di tempo (mannaggia!), ma che sarà disponibile a farlo già alla prossima occasione.

La caricatura di Maria Elena Boschi non è certo mostruosa… anzi, è piuttosto accattivante. Allora dove  starebbe il problema? Nel titolo. Mannelli ha avuto la grande intuizione, pessima per altri, di intitolare la vignetta "riforme: LO STATO DELLE  COS(C)E".

Un titolo divertente, quasi innocente. Un banale gioco di parole che, nelle intenzioni, è ipotizzabile stia a sottolineare quanto la ministra Maria Elena Boschi continui a giocare sull'avvenenza per promuovere se stessa ed i suoi prodotti politici, mentre al tempo stesso dichiari di non curare l'immagine e di essere scandalizzata quando di lei sottolineano il fatto di essere non solo brava, ma anche bella.

Dopo le cicciotelle di Rio, le cosce della ministra. E figuriamoci se poteva mancare la polemica!  Prima di tutto, questa non sarebbe satira… e allora chissà come si dovrebbe chiamare! Poi, naturalmente, essendo stata tirata in ballo una donna, non poteva mancare la consueta accusa di sessismo per la quale, in casi simili, è  sempre pronta l'indignazione della Giovanna d'Arco de noantri, la sora presidenta Laura Boldrini che ha avuto il coraggio di scrivere, su Twitter «#Uomini basta sessismo, siamo nel 2016. Rinnovatevi anche nella satira. Solidarietà alla Ministra».


In fondo, Boldrini permettendo, le cos(c)e della Boschi riguardano tutti. La sua (contro)riforma costituzionale è quanto di più dissennato sia stato mai prodotto in tal senso e, nel caso  venisse confermata, provocherebbe un tale stato di confusione nelle istituzioni che potrebbe solo favorire, ulteriormente, l'approvazione di  nuove leggi truffa.

Ed in questa situazione non dovremmo parlare dello stato delle sue cos(c)e?