Nel corso dell'audizione presso la Commissione Intelligence della Camera sulla presunta ingerenza russa nelle elezioni americane del 2016, il direttore dell'FBI James Comey ha sostenuto che la sua agenzia non ha alcuna prova per supportare l'accusa che il quartier generale elettorale di Donald Trump, nella Trump Tower, sia stato messo sotto sorveglianza e intercettato.

«With respect to the president's tweets about alleged wiretapping directed at him by the prior administration, I have no information that supports those tweets.»

James Comey ha rilasciato questa dichiarazione anche a nome del Dipartimento di Giustizia: «And we have looked carefully inside the FBI. The Department of Justice has asked me to share with you that the answer is the same for the Department of Justice and all its components: the department has no information that supports those tweets.»

Nel frattempo, lo stato di New York, tramite il procuratore generale Eric Schneiderman, ha formalmente incaricato il procuratore Howard Master di indagare sulle attività di Donald Trump e della sua amministrazione.

Schneiderman, nel 2013, aveva avviato un contenzioso nei confronti di Trump in merito alla sua Università che, contrariamente a quanto promesso, non aveva fornito gli standard educativi dichiarati. La causa si è risolta in via extra giudiziale con il pagamento da parte di Trump di una somma di 25 milioni di dollari.

Tra le possibilità in esame, Schneiderman sta valutando se perseguire Trump per violazione della Costituzione degli Stati Uniti, a causa del fatto che sta continuando a ricevere denaro da governi stranieri attraverso i suoi hotel ed i suoi resort, spesso utilizzati da paesi stranieri come uffici o spazi di rappresentanza.