"Chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato sarà risarcito" ma "queste regole sono europee i risparmiatori sono salvati e gli investitori, se ci sarà come talvolta è accaduto una truffa, dovranno essere risarciti. Il sistema bancario italiano è solido. L'Italia sta ripartendo". Così Matteo Renzi, il 15 dicembre 2015, allora Presidente del Consiglio, rispondeva, come ospite della trasmissione televisiva di Raiuno, "Porta a Porta", alle critiche sul salvataggio delle quattro banche. 

Basta guardare il prospetto de "il Fatto Quotidiano", i conti del disastro, per rendersi conto che lo scenario dipinto allora dal segretario del PD non era attinente alla realtà. Sofferenze bancarie da recuperare per 70,8 miliardi, azioni azzerate per 18,8 miliardi, interventi dello Stato per 22,2 miliardi.

Speriamo nell'aiuto di WikiLeaks, che dopo tante rivelazioni di interesse pubblico, tanto da essere definita "la macchina che uccide segreti", faccia luce sull'identità delle persone che si sono intascate i quattrini. Una bella lista indicante i nominativi di coloro che hanno ricevuto e di coloro che hanno erogato i finanziamenti e naturalmente con a fianco gli importi relativi.

Quello che si verificò con lo scandalo della Banca Romana a fine ottocento si è ripetuto. Anche questa volta, come allora, ho paura che alla fine della storia nessuno sarà colpevole.