Quella avvenuta in Puglia sulla tratta delle ferrovie del nord barese è stata una tragedia che, purtroppo, non sembra ancora aver definito i propri contorni. 50 è il numero dei feriti, di cui ancora una ventina i ricoverati tra cui alcuni anche in gravi condizioni, e le vittime accertate sono finora 27.

Purtroppo, però, tale numero non sembra ancora essere quello definitivo. Infatti, a 24 ore dalla tragedia si cercano ancora dei dispersi, i cui corpi potrebbero ancora essere intrappolati nell'intrigo di lamiere che ancora ostruisce il tratto ferroviario tra Corato e Andria.


Nel frattempo ci si interroga sulle responsabilità e su quale possa esser stata la causa del disastro. Di uno dei convogli è stato possibile recuperare la centralina che registra i dati durante il percorso. Paradossalmente, mentre la gestione del traffico sulla linea era effetuata tramite un protocollo che prevedeva una serie di telefonate tra macchinisti e capostazione, senza l'utilizzo di alcun sistema di controllo automatico, i convogli erano di ultima generazione.

Per la tratta dove è avvenuto l'incidente era previsto un raddoppio della linea. Però, nonostante anche la comunità europea avesse stanziato dei fondi, il progetto, che doveva esser già stato eseguito, ad oggi non è ancora partito. Ed anche questo aspetto finirà al vaglio degli inquirenti che indagano sulle cause del disastro.

Intanto Ferrotramviaria SpA ha messo a disposizione i seguenti numeri telefonici per i parenti che desiderassero ricevere informazioni: 331 1713103, 0883 299750, 0883 299416, 0883 299411.