Le tecnologie ambientali sono una branca di studi che si occupa di studiare e sviluppare tecnologie adatte ad uno sviluppo tecnologico il meno dannoso possibile per l'ambiente e per l'uomo, puntando molto spesso anche alla riqualificazione dell' ambiente.

Si intende per "sviluppo tecnologico il meno dannoso per l' ambiente" quel progresso basato sul principio pratico secondo il quale ogni sviluppo o evoluzione societaria va in una certa misura a discapito dell' ambiente naturale che ci circonda. Il come, il quanto, il quando e il quanto a lungo questo discapito debba essere accettabile o necessario dipende dalla sensibilità della società e dal suo istinto di auto preservazione. Partendo dal principio fondamentale secondo cui una società deve conservarsi e conservare il proprio ambiente, le tecnologie ambientali devono essere implementate per assicurare il miglior risultato tecnologico possibile con il minor impatto sulla capacità del pianeta di risanarsi.

Le materie più coinvolte, esplicitamente e implicitamente, nella branca delle tecnologie ambientali, sono in genere la chimica, la biologia, le tecniche di depurazione di aria e acqua, lo stoccaggio e isolamento di solidi e liquidi (pericolosi e non), il trattamento dei percolati e in genere delle acque reflue di processo

Negli ultimi anni, il tema dell’inquinamento ambientale viene trattato frequentemente, in quanto rappresenta un fattore di degrado per l’ambiente e di serio pericolo per la salute. Escludendo le pochissime cause di inquinamento naturale, ad esempio le emissioni di zolfo e anidride carbonica causate dalle eruzioni vulcaniche, ad inquinare l’ambiente è sempre la mano dell’uomo.

L'inquinamento dell'aria, della terra e dell'acqua ha ormai coinvolto tutto il pianeta e se l'uomo non troverà presto qualche rimedio, le conseguenze saranno irreparabili.

I processi industriali, il traffico, gli impianti di incenerimento dei rifiuti, le centrali termoelettriche, le raffinerie petrolifere, la lavorazione del ferro e della plastica, l’utilizzo di fertilizzanti chimici, la produzione di scorie nucleari, oltre al traffico stradale e al riscaldamento, sono fonti di inquinamento dell’ambiente ormai diffuse a livello mondiale.

Le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera in forte concentrazione sono il monossido di carbonio, l’ossido e il biossido di azoto, l’anidride solforosa, l’ozono e le polveri, oltre a benzene e idrocarburi in minori quantità, e derivano tutte dalla combustione del petrolio, dai processi industriali, dalle infrastrutture e dagli impianti di refrigerazione e riscaldamento. A rendere più aggressiva l’azione degli elementi inquinanti è la deforestazione, che inibisce la capacità dell’ambiente naturale di assorbire l’anidride carbonica, oltre a provocare forti squilibri all’ecosistema e alla catena alimentare.

Lo studio e lo sviluppo di nuove tecnologie ambientali, hanno proprio lo scopo di ridurre il più possibile l'inquinamento ambientale e di restituire all'uomo un ambiente il più possibile pulito e vivibile.

Articolo suggerito da Stam Ecologia