Pian piano si verrà a sapere che tutto il PD si è interessato alla vendita di Banca Etruria, dopo che anche l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha ammesso di averlo fatto tra il 2014 e il 2015 chiedenldo ai vertici della Popolare di Reggio Emilia se non fossero interessati all'acquisizione della banca aretina.
Un atto dovuto, nulla da nascondere, niente di anomalo... queste le dichiarazioni di Delrio che, però, non ha specificato le attività da lui svolte a favore delle altre tre banche in difficoltà, poi fallite insieme a Banca Etruria.

Non solo, persino Matteo Renzi in un'intervista ad uno dei suoi giornalisti di area PD, il direttore de Il Foglio Claudio Cerasa, ha cercato di far passare l'interessamento di Unicredit per Etruria come normale, cercando di eludere l'intervento della Boschi, della cui vicenda ha addossato qualsiasi responsabilità a Ferruccio De Bortoli.

Naturalmente, furbescamente, Renzi si è ben guardato dal dire che De Bortoli mente in relazione a quanto detto sulla Boschi, ma in compenso ha tacciato l'ex direttore del Corriere di essere ossessionato da lui (Renzi) e di volergliela far pagare perché non lo avrebbe aiutato a farlo eleggere presidente della Rai, oltre ad altre diverse "amenità" pronunciate con il solito stile di colui che fa finta di ritenere secondarie vicende che invece vorrebbe risolvere a sventagliate di mitra! Questa è la qualità del personaggio.

In risposta a Renzi, De Bortoli ha smentito a stretto giro l'ex premier ricordandogli che lui (DE Bortoli) ha detto per due volte di non essere interessato alla presidenza della Rai e di non potervi neppure ambire, al momento dei fatti, impedito dall'aver firmato un patto di non concorrenza.

Il problema di Renzi nei confronti dell'ex direttore del Corriere nasce nel momento in cui, sul giornale che dirigeva, De Bortoli fece un ritratto puntualissimo di Renzi e del renzismo dopo alcuni mesi di governo. Una fotografia della realtà che non piacque per nulla al "giovane" Renzi che prese il telefono e riempì di insulti un allibito De Bortoli che non si lasciò certo intimidire da una reazione da lui poi definita "maleducata".

Ma nonostante gli sforzi, quasi disperati di Renzi e dei suoi gregari di partito, la vicenda Boschi-Banca Etruria rimane, intatta, nella sua gravità. Infatti, rimangono intatti il problema del conflitto d'interessi e della bugia che la Boschi ha detto in merito alla vicenda, anche in Parlamento.

Due problemi aggravati dal fatto che il silenzio di Ghizzoni non fa che confermare quanto scritto da De Bortoli. Ed a questo si aggiunge il fatto che la tanto sbandierata ma non specificata denuncia della Boschi - probabilmente contro De Bortoli - non è ancora stata presentata. Eppure le sarebbe sufficiente andare in un qualunque commissariato o stazione di carabinieri accompagnata dai suoi legali... Perché Maria Elena Boschi non ha ancora fatto una cosa tanto semplice?