Edoardo Bennato, primo a riempire lo stadio di San Siro nel 1980 con oltre 60.000 persone, chi non lo conosce? Quelli della mia generazione sicuramente hanno ben presente quella sua vena satirica, il mettere in musica una generazione e le sue ribellioni, le aspettative e le speranze...

Considerato dai critici musicali come uno tra i più grandi esponenti del rock italiano, di certo in tutti i suoi brani l'influenza rock soprattutto americana (e soprattutto di Bob Dylan) si lascia notare. Strizzando però l'occhio a quella vena molodicopop che trae spunto dalle sue origini partenopee.

Musicista multitasking, ha fatto della ribellione al potere (a qualsiasi potere) il leit motiv di ogni sua canzone, ispirazione che a mio avviso tocca l'apice ne La Torre di Babele, Burattino senza fili e L'Isola che non c'è.

Oggi oltre ad esibirsi ancora (ieri sera al Palco dell'Arena del Forum di Palermo), dipinge. 

L'ultima sua fatica Pronti a Salpare (18mo album in studio, graffiante come sempre, lucidamente blues) si ispira ai migranti ed alle tragedie del mare, denuncia contro le lobby di trafficanti di uomini che mercanteggiano la vita. Da ascoltare

E allora, eterno Peter Pan, auguri per questi splendidi tuoi primi 70 anni