Non è stato molto difficile per il famoso gruppo di hacker OurMine riuscire ad entrare negli account Twitter e Pinterest di Mark Zuckerberg, durante lo scorso fine settimana. Hanno banalmente utilizzato la sua password, incredibilmente semplice: "dadada".

Zuckerberg non è un grande utilizzatore di Twitter, in fondo un concorrente del suo Facebook. Non aveva postato un tweet da ben quattro anni. Così, domenica, quando è comparso un messaggio, non è passato inosservato.

Era stato inserito, a dimostrazione del loro operato, dagli hacker di OurMine, che hanno cambiato anche il titolo della pagina Pinterest di Mark Zuckerberg in "Hacked By OurMine Team" e hanno scritto nella descrizione "we are just testing your security".

Cosa ancora più grave sarebbe se fosse confermata anche la violazione del suo profilo Instagram come sostenuto da OurMine. Infatti, Zuckerberg è molto attivo su Instagram, un servizio oltretutto proprietà di Facebook.

OurMine ha fatto sapere di aver trovato la password utilizzata da Zuckerberg fra quelle trafugate da LinkedIn nel 2012 e messe recentemente in rete e che, appunto, la password sarebbe "dadada".

Questo significherebbe che il famoso CEO di Facebook ha commesso tre degli errori più gravi che un utente di Internet può commettere in termini di sicurezza. Ha adottato una password troppo semplice, ai limiti dell'ovvietà, l'ha riutilizzata più volte per collegarsi a servizi diversi e non l'ha mai cambiata da anni.

E' scontato che se solo uno dei servizi in questione viene violato, diventa un gioco da ragazzi avere accesso a tutti gli altri. E' sorprendente che uno come Zuckerberg sia stato così superficiale da trascurare le norme di sicurezza più elementari per chi utilizza la rete.

Non appena ci si è resi conto dell'accaduto, le credenziali degli account violati sono state subito cambiate ed i messaggi inseriti dagli hacker cancellati. Cancellato è stato anche l'account di OurMine su Twitter.

La violazione dei profili di Zuckerberg non è un fatto isolato. Nel corso di questo weekend hacker sarebbero entrati anche negli account di nomi famosi del mondo della musica come Bon Iver, Keith Richards e Tame Impala, dopo che la settimana scorsa era stato violato quello di Kate Perry.